l’equilibrio estremo di corpo-sensi-mente#3

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L’ordine di una sequenza non è a caso, è un’arte,  è l’esito della pratica di grandi anime, grandi Maestri!  Ogni posizione è seguita da una contro-posizione, che equilibra il lavoro globale. In ultimo una sequenza mostra quale sia l’esperienza dell’insegnante …

Le asana agiscono

  • sui muscoli
  • le articolazioni
  • gli organi interni
  • la mente
  • il respiro

Le caratteristiche principali delle asana

  • immobilità (Sthira),
  • facile, gradevole, comoda  (Sukha),
  • coordinazione del respiro con il movimento
  • non competizione (Ahimsa) e accettazione della posizione secondo le nostre possibilità
  • movimenti fluidi e lenti

La posizione è seguita da un momento più o meno lungo di ascolto nella posizione distesa (shavasana) dove vengono assorbiti e assimilati gli effetti benefici delle āsana praticate:

  • si creano le condizioni e lo spazio per l’osservazione .
  • osservare cercando di stare (Dhâranâsu.)

La posizione statica è tenuta con determinazione, ma in uno stato rilassato, interiorizzando la forma della postura. Il tempo della tenuta della posizione statica si accompagna:

  • all’ascolto del ritmo della posizione statica
  • alla respirazione-naturale
  • all’osservazione dello stato interiore come effetto della posizione,
  • sullo stato energetico che avviene sul piano sottile a seguito del chakra direttamente stimolato dalla posizione stessa
  • dalla circolazione del Prāṇā o energia vitale.

Le sequenze comprendono:

  • l’entrata nella posizione
  • movimenti dinamici
  • posizione statica
  • l’uscita della posizione
  • l’abbandono alla gravita nella posizione distesa (shavasana) il tempo di ascolto delle sensazioni che emergono

l’entrata nel ciclo di Dhyânam è la meditazione vera e propria dove si traspone lo stato di mente, corpo e respiro, lo stato di continuità di coscienza. Al termine della sequenza si entra nella seconda fase della sequenza: āsana come posizione seduta di meditazione. Il senso profondo dello Yoga è il percorso di ritorno verso la fonte della coscienza e la meditazione è l’indagine che deve rivelare qualcosa di noi stessi da quella capacità del vedere coscienziale

1.32 – tatpratisedharthamekatattvabhyasah              Se si sceglie un mezzo adeguato per stabilizzare la mente e lo si mette in pratica gli impedimenti non possono mettere radici, quali che siano i fattori che li provocano

Patanjali, Yoga Sutra, Primo Libro, Samadhi Pada La Via di Samadhi

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l’equilibrio estremo di corpo-sensi-mente#3ultima modifica: 2011-05-27T10:47:00+02:00da loresansav1
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