La Dea ribatté … | Buddhismo Indiano

1444824800 “Anche la tua liberazione implica tempo?”

Śāriputra rimase in silenzio e non rispose.

Allora la Dea gli chiese: “Perché il saggio anziano è silenzioso su questo punto?”. Śāriputra rispose: “Colui che ha conquistato la liberazione non la esprime a parole; per cui non so cosa dire”.

La Dea disse: “Le parole pronunciate e scritte rivelano la liberazione. Perché?

Perché la liberazione non è interna né esterna né intermedia, e anche le parole non sono interne, né esterne, né intermedie. Perciò Śāriputra non si può predicare la liberazione senza usare le parole.

Perché?

Perché tutte le cose additano alla liberazione”.

Śāriputra chiese: “Intendi dire quindi che per conquistare la liberazione non vi è alcun bisogno di astenersì dalla lussuria, dall’odio e dall’ottusità?”.

La Dea rispose: “Alla presenza di coloro che sono orgogliosi della propria conoscenza superiore il Buddha disse che nella ricerca della liberazione è importante astenersi dalla lussuria, dall’odio e dall’ottusità; ma dove essi erano assenti, disse che la natura sottostante della lussuria, dell’odio e dell’ottusità (vale a dire l’auto-natura) è identica alla liberazione”.

Śāriputra esclamò: “Eccellente, o dea, eccellente, cosa hai ottenuto e sperimentato che ti dà una tale eloquenza?”.

La Dea rispose “Mi dà questa eloquenza il fatto che non ottengo né sperimento alcuna cosa. Perché è così? Perché chi pretende di aver conquistato e sperimentato qualcosa è arrogante dal punto di vista del Dharma del Buddha”.

Tratto da:Vimalakirti Nirdesa Sutra, pag.72-74, Ed Ubaldini, 1982

La Dea ribatté … | Buddhismo Indianoultima modifica: 2014-04-17T08:53:00+02:00da loresansav1
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