da provare in questo momento ovunque vi troviate oppure da eseguire come introduzione alla meditazione profonda…
Il nostro rapporto con il tempo, la vita è letteralmente senza respiro; siamo costantemente immersi in una respirazione superficiale che è anche sinonimo di attacchi di panico, di ansia, malattia stress ecc…
Sto indovinando?
Se state ancora leggendo questo articolo significa che conoscete questa frenesia costantemente in atto e la conseguente incapacità di prendere un respiro profondo….quel respiro che ci collega alla nostra vita interiore ed esteriore.
Il Prânâyâma non è il controllo del respiro ma è l’espansione del Prâna attraverso il respiro. Il Prânâyâma eseguito con lo sviluppo di una buona capacità di ascolto e osservazione favorisce la circolazione del Prâna nel corpo e va nella direzione di un aumento del Guna Sattva calmando il Guna Rajas (vedi I Guna) favorendo così la concentrazione (Dhârâna) e lo sviluppo dell’interiorità profonda.
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abbiate cura di sistemare bene la posizione in cui vi trovate, è necessario che la posizione sia comoda e la colonna naturalmente allineata (non forzate l’allineamento)
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chiudete gli occhi e fate alcuni lenti e lunghi respiri, mantenendo il ritmo del battito del cuore calmo e il respiro naturalmente rilassato
Iniziate ora un semplice Prânâyâma:
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Mentre espirate, seguite il respiro verso l’esterno
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Inspirando seguite il respiro verso l’interno lasciando che l’attenzione si adagi dove gli è più agevole stare: nel torace, nell’addome, o nel naso
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Quando respirate, notate come vi sentite assaporando la sensazione dell’aria che fluisce dentro e fuori dal vostro corpo.
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Ogni volta che la vostra attenzione si allontana, riportatela sul respiro.
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continuate in questo modo fino a quando sentite che la pratica è giunta naturalmente al termine. inizialmente possono essere solo alcuni minuti, alcuni respiri…riaprite gli occhi e tornate alla vostra occupazione…
invece se potete mettervi in meditazione…
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inoltratevi nella meditazione solo quando avvertite un cambiamento di stato nel respiro e solo a quel punto per permettere che la meditazione divenga qualcosa di coinvolgente cioè divenga vostra è necessario iniziare ad introdurre delle domande su voi stessi…un suggerimento potrebbe quello di iniziare con la domanda : che ne è di me in questo momento?
Buona pratica!
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Immagine fonte: ls