Bàhya vrtti (o Recaka): l’espirazione

Immagine2la risalita del respiro dal fondo del bacino

Si tratta della fase del respiro che consiste nel lasciare andare il prāṇa verso l’esterno.

  • Bàhya (altri testi utilizzano il termina Recaka)
  • Bàhya = esteriore, al di fuori
  • Vrtti= movimento

Fisiologicamente

  • Una espirazione consapevole, lenta, dolce e consapevolmente allungata è una pratica che nello Yoga Ayurvedico è di orientamento Langhana e di purificazione è associata al Vayu Apana.
  • L’espirazione ha una tendenza a riscaldante

Psicologicamente

  • calma la mente e produce un rilassamento profondo.

Fisologia sottile

  • crea le condizioni per un aspetto importante e necessario della pratica: il lasciare andare. Perché è solo da questo abbandono che ci si può poi inoltrare, se interessa, nella meditazione profonda

Atteggiamento mentale

E’ necessario eseguire il Prânâyama seguendo semplicemente il movimento del respiro come osservatori, ed in quanto testimoni non abbiamo nulla a che vedere con il movimento/l’azione. Questa è la condizione che ci inoltra nel Prânâyama, altrimenti è inutile non si otterrà alcun risultato.

Inizialmente può risultare difficile perchè se ci concentriamo sul respiro tendiamo a:

  • Controllarlo
  • Interferire con il suo ritmo naturale

se ne seguiamo il movimento tendiamo a:

  • Percepirne il movimento
  • Identificarci con esso

Tecnica: Bàhya vrtti Prânâyama

  • Prendete la posizione seduta (vedi scheda tecnica n.1)
  • Consiste nell’inspirazione lasciata libera e poi si esegue una espirazione lunga e sottile.
  • Dapprima lasciate che il peso dei fianchi, dell’addome e la zona del coccige si abbandonino con tutta la loro pesantezza verso il pavimento.
  • Iniziate con il sentire l’espiro dal punto in cui inizia: addome, diaframma, clavicole e poi l’uscita dalle narici
  • Se avete difficoltà nel mantenere l’attenzione sul respiro potete aiutarvi utilizzando alcune immagini come per esempio pensando ai rami di un albero che così come si espandono verso l’alto così è per l’aria che sale dall’addome verso l’alto fino ad aprirsi uscendo dalle narici andando in tutte le direzioni
  • Terminate sempre restando un periodo di meditazione

Patañjali Yoga Sutra 1.34

Pracchardana-vidhâranâbhyâm

va prâna-sya.

L’espirazione e la sospensione della respirazione producono gli stessi effetti

 

Shankara (India, 7 ° secolo) ha descritto il Prânâyama 

“Svuotare la mente di tutta la sua illusione è il vero recaka (espirazione)”

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Bàhya vrtti (o Recaka): l’espirazioneultima modifica: 2014-12-12T09:17:50+01:00da loresansav1
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