Ritengo che il buddhismo sia molto attraente per la mentalità occidentale

Stephen Batchelor è uno scrittore di culto, oltreché “guru” della nuova generazione di buddhisti occidentali che insegnano le discipline orientali con un approccio non dogmatico e scolastico.

Nel Risveglio dell’ Occidente (Ubaldini) ha riscritto tremila anni di influenze indoasiatiche, nella Via del dubbio (Ubaldini) e Buddhismo senza fede (Neri Pozza), ha riportato le sue esperienze di 12 anni come monaco tibetano e zen, dettando le regole di un’ interpretazione non dottrinaria degli insegnamenti del Buddha. Vive nel Devon, dove dirige il Sharpam college di studi tibetani…. In libri e conferenze lei esprime una certa diffidenza verso l’ approccio degli occidentali agli insegnamenti di lama e monaci. Ma giudica positivamente questi 2500 anni di influenze orientali sulla nostra società.

“Ritengo che il buddhismo sia molto attraente per la mentalità occidentale perché non richiede di credere in Dio o in profeti come Cristo o Maometto, e mette molta enfasi nell’ autorealizzazione, sulla propria responsabilità nel trovare le soluzioni. Buddha inoltre ha anche offerto una descrizione dell’ esperienza umana molto sofisticata psicologicamente”. Eppure insegnava in una società primitiva. “No, Buddha insegnava in una società che assomigliava paradossalmente a certe realtà dell’ Occidente moderno, in un’ India di straordinari cambiamenti culturali e politici, molto libera, dove la gente discuteva di filosofia spirituale ed era relativamente ricca. L’ impatto tra i suoi contemporanei è dimostrato dal fatto che, prima di lui, gran parte dei testi come Ramayana, Mahabaratha, Upanishad erano mitologici, mentre sappiamo che le opere e la vita del Buddha si collocano in un periodo storicamente accertato”. Era una società induista a quel tempo. “Era anche induista, ma convivevano diverse tradizioni, tutte più o meno legate all’ idea della ricerca di un’ intercessione con il Dio creatore, attraverso rituali, preghiere, puja e così via. Buddha spostò l’ attenzione da questa attitudine verso l’ aiuto esterno e divino alla realtà umana così come si manifestava. Ad esempio, quando parlava di karma, il frutto delle azioni passate, diceva che karma è intenzione. In altre parole metteva l’ enfasi su ciò che facciamo ora, da cui genera la qualità della nostra esistenza”. Vuoi sapere chi eri, guarda chi sei adesso. Vuoi sapere chi sarai, guarda cosa fai adesso… “Esatto. E la liberazione dipende dalla comprensione dei tuoi processi, del tuo passato, della tua natura”. Molti pensano che l’ insegnamento buddhista sia fortemente psicologico. “C’ è una forte componente psicologica, ma sarebbe pericoloso dare quest’ interpretazione, così come non possiamo selezionare un aspetto alla volta del buddhismo, come la meditazione, e dire: ah, ecco, questo è buddhismo. Ogni volta che il buddhismo arriva in una situazione nuova, deve cointeragire con questa realtà. La meditazione è qualcosa di cui ha bisogno l’ uomo della società occidentale per aver più controllo della propria vita, provare un senso di pace, lavorare meglio. Ma non è l’ essenza del buddhismo”….

Intervista a Stephen Batchelor 

(parte dell’articolo pubblicato sul quotidiano Repubblica maggio 2016)