L’immobilità in âsana intesa come posizione seduta: il senso di equilibrio della colonna

 

Presentazione standard1

Il primo obbiettivo in âsana intesa come posizione seduta è quello dell’  immobilità dello stare fermi, dove il corpo non disturba.

Quando si intende âsana  come posizioni del corpo e praticate in ascolto profondo il movimento va in direzione dell’immobilità: dalla periferia verso il centro (cit. Gerard Blitz).

Mentre quando intendiamo  âsana come posizione seduta di meditazione, l’immobilità che si è ottenuta praticando le posizioni permette un lungo silenzio dove si apre la dimensione interiore.

Questa immobilità del corpo in meditazione la si ottiene solo dopo un’adeguata preparazione all’interno delle  âsana (intesa come posizioni) dove si lavora, non per diventare più flessibili,  ma per portare la colonna ad un equilibrio-autoportante, Il senso di equilibrio-autoportante della colonna è molto importante perché è strettamente legato all’attenzione.

Sarà da questo equilibrio che si creerà lo stato di immobilità-profonda  dove il respiro è rallentato e quindi l’interferenza dell’onda del respiro  sulla colonna sarà minima, ci sarà ma non disturba perchè molto sottile quasi impercettibile e la mente sospendendo i movimenti   diviene silenziosa, in questa immobilità si potrà restare assorbiti a lungo nel silenzio.

Ora, solo ora, in questa immobilità quasi assoluta di questa grande âsana inizia la ricerca, inizia  la meditazione.

Qui, ora che siamo seduti in  meditazione  nel silenzio, cosa cerchiamo?

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L’immobilità in âsana intesa come posizione seduta: il senso di equilibrio della colonnaultima modifica: 2020-04-10T16:38:50+02:00da loresansav1
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