<< Continuiamo dall’articolo precedete >>
E’ inutile negarlo:
Che molti non abbiano ancora capito molto sullo Yoga … questo è fuori di dubbio.
Che molti praticanti stiano usando lo YOGA in processi ripetitivi e meccanici …questo è altrettanto fuor di dubbio
In un mondo dove oramai è tutto oggettivo e misurabile
Lo Yoga in ascolto è rimasto l’unico campo (o uno dei pochissimi) in cui è possibile fare un’esperienza in prima persona
(PREMESSA NECESSARIA)
Proviamo a fare un po’ di chiarezza senza entrare troppo nel dettaglio
…questo lo farai sul tappetino.
Iniziamo semplificando.
Quindi presta attenzione:
Rendiamo la mente stabile
Come ?
integrandola con i ritmi del corpo, unificando corpo e mente
questo
sarà ciò che cambierà il TUO comportamento.
Quando
la mente non è più un ostacolo perché
non si disperde più
non è più prigioniera
del processo ripetitivo e meccanico in cui non ci può essere
creatività
libertà
è fissata …e mantenuta in relazione al corpo
solo allora SEI in âsana,.
I progressi
consisteranno nell’ approfondire infinitamente la consapevolezza del corpo.
E’ necessario L’ASCOLTO che vuol dire non essere all’esterno dell’ascolto.
L’ASCOLTO NON È OSSERVAZIONE.
L’ascolto accade improvvisamente, vi si È DENTRO
non si è separati
SEGUE