
La condizione raggiunta dai Samkhya, è raggiunta anche dagli Yogin. E vede, chi vede che il Samkhya e lo Yoga sono Una cosa sola
Tratto da : Bhagavadgita, Ed. Uni, Bhagavadgita. Canto 5. sloka 5,
Le tre polarità della pratica dell’Hatha Yoga in ascolto
- Brimhana (stato esuberante, come qualcosa che si espande che vuole aumentare)
- Langhana (stato di languore, qualcosa di pesante)
Lo stato che si ottiene da queste due polarità è
3. Samana (stato equilibrato, non necessitante di pensieri, solo cosciente, silenzioso, lucido)
Lo stato di Samana si ottiene con le sequenze sapientemente costruite e adattate rispettando la caratteristica della persona . Non basta fare le asana, le posizioni vanno costruite. Quando la sequenza di āsana, è ben costruita e lo stato energetico è ben equilibrato è possibile accedere alla meditazione con un corpo mente e respiro si auto sostengono e non disturbano.
Questo stato è definito negli Yoga-Sūtra di Patañjali lo stato di superamento dei dvandva.
Sadhana Pâda 2.48. Tato dvandva-an-abhighâtah A partire da questo stato di equilibrio non si è più assillati dai dilemmi e dai conflitti
L’aspetto più importante nell’apprendere le a āsana, non è quello di fare delle posizioni sensazionali ma favorire l’equilibrio del corpo, della mente e del respiro, attraverso la regolarizzazione delle tre polarità. La pratica secondo le polarità di Langhana, Brimhana e Samana ripuliscono e armonizzano per rigenerare: il corpo, il respiro e la mente.
Senza la pratica degli āsana, non è possibile disciplinare il respiro. Senza il controllo del respiro, la mente non sarà mai stabile.
Tratto da: Yogarahasya, prakaranâdhayyah, sloka 45.