Bernard Enginger, meglio noto come Satprem, 1923-2007

satprem “Tutto va a pezzi proprio per costringerci ad arrivare a quell’attimo umano in cui diventare ciò che l’uomo è davvero. Ma che cos’è un uomo?

Ci lasciamo completamente mettere fuori strada dalle filosofie, religioni, politiche, ma sono solo escrescenze venute a stratificarsi un secolo dopo l’altro, non hanno niente a che fare con la realtà umana.

Che cos’è la realtà umana?

Un uomo dentro a una cella che domani all’alba sarà fucilato sa che cos’è a volte. Ho ascoltato in tante albe i passi lungo il corridoio. Quando un uomo è davvero solo, al buio, e sente i passi arrivare, e sente bussare dalla cella accanto e poi i passi fermarsi alla cella dopo, a quel punto dov’è la filosofia?

Dov’è la religione?

Dov’è la famiglia?

Dov’è l’amore?

Dov’è tutta quella incrostazione superficiale?

Non c’è più niente. Ma c’è qualcosa di così potentemente dolce, forte, esistente per una volta uno esiste. E’ questa la realtà umana, non ha nome. E’ come se d’improvviso tutto scivolasse via fra le mani, e resta una dolcezza che capisce tutto, non una cosa dolciastra, ma forte, che guarda dall’alto tutta questa commedia, tutta questa tragedia, e che d’un tratto apre uno sguardo, come da  altrove. E’ questo l’uomo, e nessuno può scalfire quella cosa. Possono fucilarti, possono torturarti, ma quella cosa resta, immobile, perché è.

Clicca qui per vedere il video Dall’intervista a SATPREM – L’ uomo dopo l’uomo – part 2 

 

Bernard Enginger, meglio noto come Satprem, 1923-2007ultima modifica: 2011-02-08T06:10:38+01:00da loresansav1
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