II secondo skandha Vedanā può essere definito sensazione o tonalità esperienziale. Ciò che il mondo.
La gamma va da delizioso a piacevole, da neutrale, a spiacevole, a doloroso. Questo skandha non si riferisce ai sentimenti o emozioni (che rientrano invece nell’ aggregato successivo). Si tratta della sensazione che si prova, il sentire sperimentato piacevole, spiacevole , neutro, la sensazione di quando tocchiamo qualcosa contemporaneamente la gradiamo o non la gradiamo.
Alcuni esempi ci aiuteranno a capire questo punto:
- Un pensiero auto-giudicante, l’auto-condanna, può essere avvertito come spiacevole. Questa spiacevolezza è vedanā, non il pensiero in sé.
- una bella vista è piacevole. L’aspetto piacevole dell’esperienza è vedanā.
- Un’inspirazione può avere una tonalità neutra. Proprio quell’essere avvertita come neutra e vedanā.
- Un momento di rabbia può essere esperito come doloroso. La dolorosità dell’ esperienza è vedanā, non la rabbia in sé.
- Una tensione nel collo può essere spiacevole. La spiacevolezza, di nuovo, è vedanā.
cosa intenda il Buddha quando dice nella prima nobile verità che lo skandha vedanā è fonte di dolore in quanto base per l’attaccamento all’esistenza ?
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Skandha Vedanā – l’esperienza del sentireultima modifica: 2012-07-16T10:40:53+02:00da
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