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Per le informazioni di base vedi articolo: La saggezza dell’ascolto nella pratica dei Bandha – breve introduzione
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Significato del nome:
- Jālandhara = bloccare il mento contro lo sterno. E’ il primo dei tre Bandha.
Dall’ Hathayogapradipika, III-70
Kantamakucha hrudaye sthapayochhibukam drudam |Bandho jaalandharachyoyam jaramrutyuvinashakah
Si contragga la gola e si prema saldamente il mento contro il petto:
questo Bandha che distrugge la vecchiaia e la morte è chiamato Jalandhara
Caratteristica di Jālandhara-bandha
Dall’ Hathayogapradipika, III-71
badnati hi sirajalamadhogami nabhojalam
|tato jaalandharobnadah kantaduchoghanashanah
Poiché esso blocca (dharani) la rete (jala) delle nadi e il flusso discendente del liquore che stilla dalla volta celeste, questo bandha che distrugge tutti i disturbi della gola è chiamato Jalandhara
Muscoli coinvolti
- parte alta della colonna
- collo
Indicazioni:
- si tratta di un’azione molto semplice che precede gli altri Bandha
- Praticare a stomaco vuoto
- Si pratica nella ritenzione a vuoto (dopo una espirazione completa)
- il mento ruota verso la fossetta del collo sopra lo sterno
Tecnica:
- se siete all’interno di un’âsana fissate bene la posizione senza forzare prima di iniziare il lavoro sul Bandha
- abbiate cura che la posizione sia comoda in un giusto-sforzo (sia in âsana o in meditazione) portate l’attenzione all’interno nella zona della gola e della nuca
- fate alcuni profondi respiri lenti e non frammentati attendete fino a quando il respiro è naturalmente lungo e siete in grado di rispettare la pausa (ritenzione naturale) fra l’inspiro e l’espiro, senza che il corpo e respiro vengano disturbati: il tutto deve avvenire naturalmente…
- rilassate la gola e la zona cervicale
- pratica di un solo Bandha:
- quando sentite il corpo e il respiro rilassati fate una espirazione completa
- verso la fine dell’espirazione portate l’attenzione nella zona alta del dorso e della nuca allungando il collo portando in allineamento le cervicali
- inspirate lentamente e profondamente e al culmine dell’inspiro nella pausa (ritenzione naturale) fra l’inspiro e l’espiro, senza sollevare la testa, delicatamente e lentamente ruotate il mento verso il basso in direzione dell’incavo formato dalle due clavicole sopra lo sterno (fossetta del collo circa, 3 cm sotto il collo) si tratta di un movimento che dall’esterno deve essere appena percepibile… siate delicati!!! espirate dolcemente mantenendo il Bandha in modo naturale, non forzato…
- lasciate che il Bandha si fissi sempre in modo naturale non tenetelo volutamente, lasciate fare e restate attenti degli effetti, sensazioni che sono si producono, respirate naturalmente per molti molti molti cicli lasciando spazio all’ascolto e agli effetti sul corpo…
- NON ripetetelo, NON intervenite più… lasciate fare… restate con l’attenzione sugli effetti prodotti nel corpo e nella mente… cosa è cambiato?
Effetti:
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aiuta a mantenere la colonna allineata
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il corpo diventa stabile, fermo
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la mente è centrata
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quando i Bandha sono praticati tutti e tre insieme attivando Jālandhara-bandha si produce un allineamento della colonna che influisce sugli altri due Bandha: in Mūla-bandha i muscoli pelvici vengono richiamati ancora di più verso l’alto, in Uḍḍiyāna-bandha lo spazio fra l’addome e la gabbia toracica si riduce ancora di più permettendo in questo modo a tutti e tre i Bandha di essere collegati e legare/fissare-profondamente il corpo.
Alcune âsana in cui è consigliato praticare Jālandhara-bandha
- in tutte le flessioni in avanti
- quando la colonna è in allineamento
- ogni qualvolta sia possibile in âsana, muovere il mento
- NON è possibile praticarlo nelle flessioni indietro o in âsana particolarmente complesse
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Bibliografia: Hathayogapradipika