Śrī Nathamuni (824 – 924 dc) il Saggio silente

Caspar Wolf Ghiacciaio Grindelwald Inferiore

Durante la seconda metà del 9° secolo d.c. e l’inizio del 10°(824-924), visse nella città di Srirangam, nei pressi di Trichinopoly, uno studioso erudito Vaishnavita chiamato Ranganathacharya, e più comunemente conosciuto come Śrī Nathamuni, o il saggio Natha,  probabilmente un discendente dei primi immigrati Vaishnava.

La storia racconta che Śrī Nathamuni mentre era al tempio del Dio Vishnu di Mannargudi,(Chidambaram Taluk) fu profondamente affascinato sentendo alcuni bramini recitare i versi in Tamil del poeta Satakopa (o Nammalvar) rivolti al Dio Vishnu, tale evento segnò il resto della sua vita. Scopri poi che i versi recitati erano solo 10, rispetto ai mille composti da Satakopa. Śrī Nathamuni, decise di cercare i restanti versi e recuperateli riorganizzò l’intera opera in quattro raccolte, e mise in musica i versi introducendone la regolare recita durante le feste del Dio Vishnu a Srirangam. Si racconta che per Śrī Nathamuni la musica era considerata come il suo secondo cuore.

Si sa per certo che è l’autore di due testi:

  1. Il Nyayatatwa: trattato che copre l’intero campo della filosofia dal punto di vista della scuola di Śrī Ramanuja. Fu sviluppato ulteriormente da successivi scrittori della stessa scuola.
  2. Lo Yogarahasya: trattato sulla filosofia dello Yoga. Questo antico testo per molti secoli venne creduto perduto. Si deve al Maestro di Yoga Śrī T. Krishnamacharya la riscoperta di questo grande insegnamento (che racconta egli stesso gli fu trasmesso in sogno da Śrī Nathamuni) di cui ne fece la base del suo insegnamento sullo Yoga, sulle āsana e sul Prânâyama

Mentre si sa per certo che Śrī Nathamuni fosse un praticante dello Yoga, non è possibile accertare se fosse un seguace di tutte le dottrine che oggi vanno sotto il nome della Scuola di Ramanuja, anche se tradizionalmente ne viene considerato il fondatore successivamente suo nipote, Śrī Yamunacharya, pose davvero le basi per tutte le dottrine che ora vanno sotto il nome della Scuola di  Ramanuja.

In conformità con l’uso dei suoi tempi e così come avevano fatto prima di lui Śrī śaṅkarācārya (788-820), e Śrī Ramanuja (1017-1137) dopo, Śrī Nathamuni fece dei pellegrinaggii nell’India del Nord per visitare i luoghi  della nascita di Krishna a Muttra, a Badaii o Baorinath, Dvvarka, a ovest e Jagannarh sulla costa orientale,  e fu per commemorare uno di questi viaggi a Yamuna o Jumna, che a suo nipote, nato circa nel 916 d.c. fu dato il nome di Yamuna (Śrī Yamunacharya).

La storia sulla sua è degna di essere inserite fra le più grandi leggende. Si racconta che un giorno un gruppo di cacciatori guidati dal re Chola e suo fratello passarono presso la residenza di Nathamuni a Yiranarayanapura, il Saggio stava meditando e per il trambusto aprì gli occhi e vedendo il re Chola e il fratello pensò di trovarsi in presenza del divino Rama, e li seguì incamminandosi dietro il gruppo che stava rientrando nella capitale. Si dice che camminò fino alle porte di Gangaikondapuram  dove poi cadde a terra morto stremato dalla stanchezza. Fu suo figlio Isvvaramuni, il padre del famoso Śrī Yamunacharya  a trovarlo e a far eseguire esequie funebri.

La durata della sua vita deve essere lasciata indeterminata in quanto secondo la leggenda gli viene assegnato un periodo di vita da 350-500 anni…. Mentre ciò che può essere considerati vero è che Śrī Nathamuni è nato nel primo quarto del 9° secolo e che ha vissuto poco più di un centinaio di anni, un’età superata solo da Śrī Ramanuja .

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 Con la pratica dello Yoga si può  capire che cosa è e cosa non è favorevole al corpo

Quando al corpo torna la sua forza, il praticante può continuare con la pratica ed avere un benessere continuo

Quando il corpo e i sensi diventano deboli a causa della pratica dello yoga, il praticante dovrebbe cercarne le cause e con una mente ferma impostare la pratica nel modo corretto per sé stesso

La debolezza del corpo potrebbe essere causata dal mancato rispetto delle yama e  niyamas, l’attaccamento agli oggetti esterni, una pratica insensata e la non attenzione al respiro.

Tutte le cose e le situazioni contengono aspetti puri e impuri in egual misura: le qualità virtuose, i difetti, il bene e il male, questo è ciò che deve essere conosciuto dal praticante per correggere e migliorare la propria pratica

Yogarahasya, dal capitolo 4

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Immagine: Caspar Wolf: Ghiacciaio Grindelwald Inferiore

Śrī Nathamuni (824 – 924 dc) il Saggio silenteultima modifica: 2015-01-29T08:33:18+01:00da loresansav1
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