L’abbandono che tiene aperto il cuore…

Caspar Friederich_Monaco in riva al mare  1808-1810

Domanda: Quando si indaga sulla radice del “concetto di sé”, che ha la forma di “io”, sembrano sorgere ogni sorta di differenti, innumerevoli pensieri e nessun pensiero “io” indipendente dagli altri.

Maestro: Che il caso nominativo, che è il primo caso, appaia o meno, le frasi in cui appaiono gli altri casi hanno come loro base il primo; similmente, tutti i pensieri che appaiono nel cuore hanno come loro base l’ego che è il primo pensiero “io”, la cognizione della forma “Io sono il corpo”; così, è il sorgere dell’ego la causa e la sorgente di tutti gli altri pensieri; perciò, se il concetto di sé che ha la forma dell’ego, che è la radice dell’albero illusorio del samsara (schiavitù della trasmigrazione) viene distrutto, tutti gli altri pensieri periscono completamente come un albero sradicato. Qualunque pensiero sorga come ostacolo alla propria sadhana (pratica spirituale), alla mente non dovrebbe essere permesso di andare in quella direzione; la mente dovrebbe essere fatta riposare nel Sé che è l’Atman; si dovrebbe rimanere come testimoni di qualunque cosa accada, adottando questa attitudine:

“Qualunque strana cosa debba accadere, accada; vediamo!”.

Questa dovrebbe essere la propria pratica. In altri termini, non ci si dovrebbe identificare con le apparenze; non si dovrebbe mai trascurare il proprio Sé..Questo è il mezzo idoneo per la distruzione della mente (manonasa) che per natura considera il corpo come il Sé e che è la causa di tutti i suddetti ostacoli. Questo metodo che distrugge facilmente l’ego merita di essere chiamato devozione (bhakti), meditazione (dhyana), concentrazione (yoga) e conoscenza (jnana). Poiché Dio ha la natura del Sé, rispendente come “Io” nel cuore, poiché le Scritture dichiarano che il pensiero stesso è schiavitù, la migliore disciplina consiste nel rimanere quieti senza mai dimenticare Dio, il Sé, dopo aver abbandonato a Lui la mente che ha la forma del pensiero “io”, non importa con quale mezzo. Questo è l’insegnamento supremo delle Scritture.

(insegnamento dato dal

Maestro Franco Bertossa

durante i suoi seminari )

Tratto da: Chi sono Io?,Ramana Maharshi,

Ed. Il Punto d’incontro,  2003

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Immagine: Caspar David Friedrich – Monaco in riva al mare  1808-1810

L’abbandono che tiene aperto il cuore…ultima modifica: 2015-02-12T07:32:40+01:00da loresansav1
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