Non dobbiamo pensare semplicemente che quanto vediamo è quanto vediamo, ma dobbiamo convincerci che vi è un senso (profondo) da investigare in tutte le cose. Dovremmo sapere che pur vedendo Buddha possiamo non (ri)conoscerlo, e non capirlo. Allo stesso modo, pur vedendo l’acqua possiamo non (ri)conoscerla e vedendo le montagne possiamo non (ri)conoscerle. Limitarci al fatto immediato che ci sta di fronte agli occhi e non cercare più a fondo nelle cose, non è studio del buddhismo…
Tratto da: Shōbōgenzō, Eihei Dōgen (1200-1253), cap.12 Zazen-shin
Shōbōgenzō: dal Zazen-shinultima modifica: 2015-10-09T17:17:28+02:00da
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