- Hanami: lett. “contemplare la bellezza dei fiori” = hana= fiori, mi= vedere, contemplare
- Yokazura: lett: la notte dei ciliegi
- Sakura: lett. ciliegi
Non si conosce esattamente quando la tradizione dell’Hanami abbia avuto inizio si sa che è stato menzionata in un classico dell’opera letteraria giapponese di Shikibu Murasaki, la Storia di Genji, che si pensa sia stata scritta attorno al 11 ° o 12 ° secolo.
Consiste in una rito all’aperto sotto gli alberi di ciliegio in fiore che ha la durata circa di una o due settimane. Dalla metà di gennaio ad inizio di maggio i Sakura (i ciliegi) fioriscono in tutto il Giappone e ad aprile in piena fioritura comincia questo magnifico evento
Contemplare un fiore è’ un’esperienza unica, un rito che deve essere sperimentato interiormente, si tratta di una forma di meditazione che mostra la Via della Primavera contenuta nella natura.
I sakura sono il simbolo della mortalità, i fiori che cadono della caducità della vita
La notte dell’ultimo giorno della festa dell’Hanami viene chiamata Yokazura e i ciliegi vengono illuminati. In quelle poche ore che separano l’imbrunire da un nuovo giorno, i giapponesi festeggiano la fragilità e la bellezza della vita… Ringraziano la vita per il dono della vita stessa….trasformando la contemplazione in una esperienza-comune (vissuto comune)…
Ma è anche possibile contemplare il fiore di Sakura non come esperienza vissuta di vita ma come un contemplare il fiore nel suo non-bisogno-di-vita per fiorire si libera in questo modo uno sguardo più singolare e puro e la possibilità di un raro sapere che a volte irraggia nell’esser-ci del fiore: il niente ad esso connesso.
Tra fiori di pesco
che sbocciano ovunque
il primo fior di ciliegio