A partire da te che leggi 2

Sabbia del deserto del Kalahari al microscopio. campo di illuminazione scuro.(cristalli di sabbia)

La meditazione:assorbirsi in se stessi permanendovi a lungo

Come già abbiamo constatato nell’articolo precedente (A partire da te che leggi 1) lo sforzo costante tende ad indebolirci.

Dobbiamo quindi imparare a di-stendere, a lasciare andare.

Lo Yoga chiede di abbandonare lo sforzo: questo è uno punti della sua efficacia: calma la mente, induce  concentrazione ed equilibrio emotivo e la consapevolezza del corpo. Lo stress, l’ansia, l’angoscia, le emozioni tendono ad allontanare il corpo del suo punto di equilibrio, indebolendone funzioni come: la digestione, l’essere in grado di recuperare le forze.

Sempre si lavora molte ore seduti e questa posizione tende ad aggravare i problemi di tensione muscolare: sedute prolungate, un’atteggiamento fisso, spalle, collo prolungato in avanti curvo e/o  leggermente inclinato.

Una cattiva postura causa contrazioni che impediscono il flusso naturale di energia e le tossine si accumulano: mal di schiena, alle spalle, dolori e intorpidimento dei piedi e delle gambe, sono generati da una progressiva rigidità dei muscoli e delle ossa.

L’ergonomia della postazione di lavoro – sedia, altezza dello schermo, altezza del tavolo è raramente appropriato. Mantenere una postura scorretta quotidiana, sia in piedi, seduti al lavoro o su un divano – o sdraiati durante il sonno, stressa il corpo senza che ce ne accorgiamo Nel tempo questo porterà ad irrigidimenti, non solo muscolari ma nella mente.

Tensioni e Yoga

In sostanza, lo stress è una reazione sana ad un pericolo. Ma il corpo non è adatto ad essere in una sollecitazione continua di allarme. Ci sono persone che hanno costantemente alcuni gruppi muscolari o l’intero corpo in stato di allerta: mascella serrata , spalle contratte, schiena tesa, avambracci leggermente piegati etc. Queste tensioni muscolari generare affaticamento e dolori inutili.

In queste condizioni, la respirazione resta superficiale e la mancanza di presenza a se stessi può, nella pratica di asana, anche con un minimo sforzo, portare a problemi cervicali, dorsale …infatti con alcune asana aumentano a volte le tensioni muscolari…

044A(halasana)

Ad esempio, Sarvangasana (la postura delle spalle) e Halasana (l’aratro) non è possibile praticarle se i muscoli del collo e delle spalle sono tesi, e con Bhujangasana (Cobra) possono aumentare le tensioni in una schiena iper-sensibile.

Anche se avete avuto un’esperienza negativa con lo Yoga, non rinunciate, molto probabilmente non è stato tenuto conto del vostro stato di stress e tensione e per questo è essenziale quando iniziate un corso di yoga  la comunicazione tra insegnante e praticante.

Lo Yoga inizia con un entrare in se stessi, è la capacita di calarsi nel più profondo  attraverso un’immersione continua fra corpo, mente e respiro per permettere alla coscienza di cadere in se stessa e solo dopo il percorso delle posizioni giunge la meditazione dove può accadere di fare esperienza di quel luogo del il primo vedere

Da cosa inizia la mia ricerca, un disagio che non mi fa stare dove sono?

quale sapore l’accompagna?

Proprio ora.

A partire da te che leggi 2ultima modifica: 2016-10-08T18:40:11+02:00da loresansav1
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