Mandukya Upanishad

 […]  Si considera come quarto (modo di essere) quello che è privo d conoscenza delle cose interiori,privo di conoscenza delle cose esteriori, privo della conoscenza di entrambe. Esso non è costituito soltanto di conoscenza, non è conoscitore né non conoscitore. Esso è invisibile, inavvicinabile, inafferrabile, indefinibile, impensabile, indescrivibile, ha come caratteristica essenziale di dipendere soltanto da se stesso; in esso il … Continua a leggere

Prasna Upanisad – Quarto quesito

[…] Poi s’avvicinò per interrogarlo Sauryayanin Gargya: “O venerando, che cos’è che dorme nell’uomo e che cosa sta sveglio? Qual è quella facoltà che vede i sogni? E chi gode la gioia [del sonno]? E su che cosa tutti sono fondati?”    […] continua leggere Upanisad, a cura di Carlo Della Casa, ed. Utet, 1983, pag.384-395 *** Articolo correlato:I limiti della conoscenza … Continua a leggere

I limiti della conoscenza umana nelle Upanishad…

 i testi sacri dell’India Mistica… Lo scrittore delle Upanishad cerca di eliminare la divisione soggetto/oggetto per ricondurre tutto all’Unità. Si sforza di comunicare al lettore la sua intuizione: esiste un Tutto-Indiviso, un Tutto-Indivisibile, e che la prima e più importante divisione che sperimentiamo è proprio quella tra il soggetto (l’essere cosciente che conosce) e l’oggetto (ciò che è percepito). Cerca … Continua a leggere