Archivio tag: hatha-yoga in ascolto
Anāhata Cakra: IO-SONO che non vuol dire io-vivo
Anāhata è un centro significativo situato in un luogo del corpo. Questi luoghi del corpo sono il passaggio delle antiche sensazioni significative, i Saggi (rishi) dell’India antica li hanno chiamati cakra. Anāhata Cakra lo percepiamo nello spazio all’altezza del cuore. Sappiamo tutti che la zona del cuore è un luogo intriso di grandi sensazioni e durante la pratica, quando ci … Continua a leggere
Praticare Asana ad occhi chiusi: perchè?
Gli occhi sono una delle porte più importanti degli organi di senso. I sensi stimolano costantemente la mente distraendola e direzionandola sempre in avanti verso l’esterno. La pratica di asana con gli occhi chiusi induce a Pratyâhârah . Pratyâhârah è il quinto ” anga” dell Asthanga-Yoga di Patanjali . Con le palpebre chiuse si sospende il sentire quotidiano, che non … Continua a leggere
Yoga: il sentire che NON è quello del quotidiano
Cosa ti aspetta effettivamente nella pratica dello Yoga? E’ yoga quando si studia sé stessi attraverso le âsana (le posizioni dello yoga). Dice Patañjali negli Yogasūtra che âsana è Svàdhyâyâd: lo studio di sé. Sâdhana Pàda, II 44. Svàdhyâyâd isthadévatâ-samprayogah Solo lo stato di ascolto permette di abbandonarsi alla sottile dimensione profonda Allora continua a leggere. Durante … Continua a leggere
Ramana Maharshi – La ricerca del Sé (Vichara –sangraham)
Discepolo: Qual è il vero scopo della rinuncia (sannyasa)? Maestro: Il sannyasa è solo la rinuncia del pensiero “IO” , e non il rifiuto degli oggetti esterni. Chi ha rinunciato (al pensiero “io”) rimane sempre lo stesso, che stia da solo o che si trovi in mezzo all’immenso samsara (il mondo materiale). Come la mente concentrata su un oggetto non … Continua a leggere
Domande
Quali le relazioni, le somiglianze e le differenze fra la “mindfulness” e il buddismo, lo zen e lo yoga? Mindfulness è un’antica pratica del buddhismo Vipassanā, ripensata nella sua parte meno profonda e in modo terapeutico dal medico statunitense Jon Kabat-Zinn . (Potrebbe interessare questo articolo . Lo Yoga è una pratica induista e lo Zen è una Via del Buddhismo … Continua a leggere
Il Principio pranico #3 incanalato -interrogato
Ciao ecco l’ultimo articolo dove vi parlo delle strategie CONCRETE per non sprecare la relazione con LA FORZA-INTELLIGENTE DEL PRÀNÂ SPESSO ci si limita agli effetti dei tanti tecnicismi che perlopiù sono solamente suggestivi e che non permettono di riconoscerne gli aspetti di come ESSO si presenta e muove IN NOI e di conseguenza buttiamo via la possibilità di questa relazione … Continua a leggere
Il Principio pranico #1 cosa vuol dire?
Bene eccomi di nuovo qua con una serie di post dedicati al Principio-pranico. Il Principio-pranico cosa vuol dire? In realtà la cosa che devi capire di fondo è la sostanziale DIFFERENZA fra un sorprendente EQUILIBRIO-ENERGETICO e ciò che è il PRINCIPIO-PRANICO: la Forza intelligente-significativa conosciuta come PRÀNÂ Questo PRINCIPIO-PRANICO va suscitato risvegliato riconosciuto incanalato interrogato il termine Prànâ è spesso … Continua a leggere
Tutto parte dalla tua testa
Avere l’obbiettivo giusto in testa è fondamentale quando ti avvicini alla pratica dello Yoga e della Meditazione questo per non crearti false aspettative Perché se non hai ben chiaro cosa vuoi questo ti porterà nel 99% ad avere delle cocenti delusioni perché le tue aspettative non coincideranno con i risultati finali che effettivamente otterrai perché se c’è una NETTA … Continua a leggere
Anāmaya: la condizione di salute-profonda-stabile al di là di ogni male
A causa dei nostri condizionamenti ci ritroviamo sradicati dal corpo e dalla mente. Lo yoga ci prende da questa dispersione fisica e mentale in cui siamo immersi per riportarci ad un equilibrio fisico e psicologico che potremmo chiamare di salute profonda (Anāmaya) è da questa condizione di mente e corpo in equilibrio si può iniziare un percorso che ritrova le … Continua a leggere