Nuove visioni e vecchi schemi

DSCN64381

all’interno di un vecchio schema: mi sento sempre “meglio” dopo una pratica. . : nuove visioni all’interno di vecchi schemi: potrei non sentirmi “meglio” dopo una pratica. La pratica prepara il terreno della mente per la ricerca interiore che non c’entra nulla con il benessere psicofisico. Meglio/peggio, ma cosa significa ciò che sento?

Di cosa si ha bisogno nella pratica dello Yoga?

DSCN6602

Nella pratica dello yoga si ha bisogno di un tappetino e di una mappa interiore, dei due la domanda più importante è quale mappa interiore stai usando? piuttosto che quale tappetino devo usare?

La respirazione involontaria  che sa accadere da sè

Immagine

Nella posizione seduta di meditazione raccoglietevi nel respiro e lasciate che l’aria entra ed esca lungo il canale del respiro, solo  osservate e aspettate  che il respiro progressivamente diventi  calmo e leggero. Mano a mano  che  tutto diventa più semplice e silenzioso  avrete creato le condizioni  per l’affiorare delle pause al termine dell’espiro  a polmoni vuoti,  al termine all’inspiro a … Continua a leggere

Praticare Asana ad occhi chiusi: perchè?

Immagine

Gli occhi sono una delle porte più importanti degli organi di senso. I sensi stimolano costantemente la mente distraendola e direzionandola sempre in avanti verso l’esterno. La pratica di asana con gli occhi chiusi induce a  Pratyâhârah . Pratyâhârah è il quinto ” anga” dell Asthanga-Yoga  di Patanjali . Con le palpebre chiuse si sospende il sentire quotidiano, che non … Continua a leggere

Il Principio pranico #1  cosa vuol dire?

AXo1_400

Bene eccomi di nuovo qua con una serie di post dedicati al Principio-pranico. Il Principio-pranico cosa vuol dire? In realtà la cosa che devi capire di fondo è la sostanziale DIFFERENZA fra un sorprendente EQUILIBRIO-ENERGETICO e ciò che è il PRINCIPIO-PRANICO: la Forza intelligente-significativa conosciuta come PRÀNÂ Questo PRINCIPIO-PRANICO  va suscitato risvegliato riconosciuto incanalato interrogato il termine Prànâ è spesso … Continua a leggere

Pratiloma Prânâyâma

FB_IMG_1466522660229

Prânâyâma Pratiloma Ujjai – l’ equilibrio del respiro Pratiloma Prânâyâma viene definito il Prânâyâma-quadrato perché porta ad unire la inspirazione, la espirazione e le pause a polmoni pieni e a polmoni vuoti in questo modo dona stabilità ed equilibrio nel respiro, nella mente e coltiva un profondo senso di centratura. Con la mano destra prendete la Mudra per il Prânâyâma … Continua a leggere

Lezioni di Yoga e Meditazione

volantino

Approfondisci la tua pratica yoga, arricchisci le tue conoscenze, Lezioni che supportano il tuo approccio personale… e completano le risorse offerte sul Blog: Yoga e Meditazione dal 2007   Per fare yoga non occorrono incensi, paesaggi esotici, strane formule. Per fare yoga occorre solo uno spazio tutto per sé e una guida. Ovunque tu sia, lo yoga può essere con te. … Continua a leggere

Il tempo vuoto: la fonte del guardare stesso

copia

Si vive nell’illusione del vivere intenso per coprire il senso di vuoto nella vita. Si vive costantemente creandosi impegni, o cercando nel virtuale, i like, i friend, i followere, tutto questo rafforza un’eco di noi, non quella risonanza che mette in relazione con il nostro sentire profondo. Quando in una sequenza di Yoga ripetiamo i movimenti delle asana più volte, … Continua a leggere

Rechaka Prânâyâma: lasciare andare senza fare nulla di particolare

Immagine2

Rechaka è una parola sanscrita che significa espirazione. Si riferisce a una forma di respirazione yogica in cui l’espirazione è allungata, mentre l’inspirazione rimane libera. Nella pratica del Prânâyâma la prima cosa che dobbiamo cercare di fare è quello di rimanere rilassati in quello stato che è già dentro di noi, che già è esistente e che ripulendolo da tutte le … Continua a leggere

Domande

Punto interrogativo

Cosa significa ritrovare se stessi? In essenza significa entrare in contatto con quell’aspetto “estremamente sottile” “invisibile” ma concreto   che siamo. È una conoscenza  di cui è possiamo farne esperienza attraverso particolari condizioni della mente, cioè quando la mente non è distratta, quando il chiacchierino mentale per qualche momento tace,  allora si può avere il contatto con  quella “coscienza profonda” cioè … Continua a leggere