Potete fare una verifica molto semplice di questo stato di dispersione mentale prestando attenzione ai momenti in cui vi accorgete di andare di fretta. Andare di fretta non ha nulla a che fare con la velocità. Si può andare di fretta muovendosi piano e si può andare di fretta movendosi rapidamente.
Si va di fretta quando ci si sente come se ci si precipitasse in avanti. La mente corre davanti a noi; è là fuori dove vogliamo arrivare, invece di stare qui, dentro il corpo. La senzazione dell’andare di fretta è una buona verifica.
Ogni volta che non siamo presenti a noi stessi, proprio in quel momento, in quella stessa situazione, dovremmo fermarci e fare alcuni respiri profondi, ritornare nel corpo, sentirci seduti, avvertire i passi che facciamo, stare nel corpo.
Il Buddha al riguardo fece una dichiarazione molto forte: «La consapevolezza del corpo conduce al nirvana». Questa consapevolezza non è una pratica superficiale: la consapevolezza del corpo ci mantiene presenti.