Nel giorno della  ricorrenza della morte del Maestro Ramana Maharshi, 14 aprile 1950 – articolo del Maestro Franco Bertossa sulla morte

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Quanto poco ci si prepara alla sola certezza di questa vita: che essa finirà. Che significa morte? Certamente in essa ha un ruolo centrale il nulla. Quanto di noi il nulla potrà prendersi? Vi è chi è convinto che morte significhi annientamento della dimensione interiore, che tutto si spenga e che restino solo molecole e atomi via via disperdentisi nel … Continua a leggere

Gli effetti della respirazione sono legati alla “Qualità” dell’attenzione

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La pratica della respirazione (Prāṇāyāma) non si limita a  stimolare lo scambio gassoso,  esiste  un respiro fisico connesso al movimento dell’aria, e un respiro sottile che segue ciò che è sottile nel respiro stesso Il respiro naturale, non meccanico, né  forzato  in tutta la sua estensione deve andare insieme a tutta, tutta la nostra presenza, solo  allora emergeranno i veri effetti … Continua a leggere

Maestro Sen No Rikyū – un uomo e il suo tè

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Guardo di là: niente fiori né foglie dai mille colori. Sulla riva del mare una capanna solitaria nella luce morente di una sera autunnale. Antica canzone giapponese. Citata dal Maestro Sen no Rikyū (1522- 1591)  alla domanda: “qual è il roji (giardino del tè) ideale?”   C’è una tradizione che prevede che i praticanti del tè tengano una cerimonia del tè commemorativa … Continua a leggere

lo Yoga in ascolto – il guardare sottile#3

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Per lo Yoga, la mente prende l’atteggiamento di ciò su cui concentriamo l’attenzione. Durante la  pratica di âsana, Prânâyâmah, la mente si calma e con il guardare sottile (la meditazione) ci si cala in una profonda ricettività. quando: il soggetto che conosce, l’oggetto del conoscere, il rapporto con l’oggetto – si fondono, il potere della  consapevolezza emerge permettendio di  riconoscere … Continua a leggere

Omaggio al Maestro dello Yoga Gérard Blitz in occasione dell’anniversario  della sua scomparsa

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Nel cammino verso la NON SOFFERENZA tutte le tradizioni dicono che la pace della mente, la stabilità della mente, sono indispensabili per percepire la Sorgente che è in noi, la nostra Capacità di Vita.[…] Per mezzo dell’Hatha Yoga possiamo affrancare il nostro sistema mentale dai suoi schemi e pacificarlo, creando le condizioni affinché si armonizzi con il ritmo del cosmico, … Continua a leggere

lo Yoga in ascolto – il guardare sottile#2

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Attraverso la pratica di âsana in ascolto si prende consapevolezza del corpo, poi  della nostra respirazione, poi dello stato di insieme, di totalità. Questo processo riduce la dispersione, stabilizza  la  mente-ordinaria,  e approfondisce il rapporto con un livello più originario  della mente. Rapporto, che sebbene sempre “vero”, esiste a differenti livelli di profondità, di finezza, di chiarezza. Dagli Yoga-Sūtra di … Continua a leggere

Quando si è nell’Ascolto nella pratica dello Yoga ?

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La mente riconosce l’atto di ascoltare, ma l’ascolto non è  percepire un  pensiero. L’ascolto è un’esperienza! Quando riuscite  a  riconoscere il pensiero ascolto, avete individuato l’attività della mente,  avete creato la condizione perché sia dia “l’esperienza ascolto”.

lo Yoga in ascolto – il guardare sottile#1

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la mente per noi è una funzione, è il nostro rapporto con il mondo che ci circonda, è la mente ordinaria, quella che si risveglia al mattino, legge queste parole, percepisce, immagina, concepisce, ricorda, vuole, si confronta e rileva, sono questi gli aspetti che sappiamo riconoscere nella nostra esperienza quotidiana e a cui siamo stati educati. Dagli Yoga-Sūtra  di Patañjali … Continua a leggere