Introduzione allo Yoga Darshana di Raphael

In questi ultimi anni si è parlato spesso, a proposito e a sproposito, di Yoga; anzi, questa parola è stata talmente profanata che oggi se ne diffida persino, anche se poi non si sa esattamente che cosa veramente voglia dire. La parola Yoga deriva dalla radice yuj che denota l’”atto di aggiogare” e, nel nostro caso specifico, risolvere le turbolenze … Continua a leggere

Lo stato di Samyama o l’equilibrio non inventato…

 Patanjali, Yoga Sutra, Vibhûti Pâda,3 libro III 3. Tad-éva-artha-màtra-nirbhàsam svarùpash ûnyam iva samâdhih. Quando la mente ha esperienza dell’Assoluto si ha il Samâdhih  . III.4. Trayam ékatra samyamah. Quando Dhâranâsu, Dhyânam e Samâdhih sono applicati insieme formano Samyama o l’equilibrio che si consegue quando si è in relazione diretta con ciò che apprende senza l’intervento del pensiero: istante diretto non limitato … Continua a leggere

Samâdhih: gli assorbimenti perfetti

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Vibhûti Pâda – La Via della realizzazione: l’ottava sezione L’ultima sezione che Patanjali ci presenta è Samâdhih. La focalizzazione prolungata della coscienza così affinata  su di un punto permette l’ottenimento dei vari Samâdhih dove domina la coscienza perfettamente splendente. Non ci sono più soggetto/oggetto, ma fusione in uno stato di unità. Yoga Sutra, Patanjali, Terzo libro Vibhûti Pâda – La Via della realizzazione   3.3 Tad-éva-artha-màtra-nirbhàsam svarùpashûnyam … Continua a leggere

Dhyânam: la meditazione

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Vibhûti Pâda – La Via della realizzazione:  la settima sezione Dhyânam è la settima sezione dell’Asthanga Yoga e viene presentata nel terzo libro. La mente si stabilizza  focalizzando tutta l’attenzione in-uno-stato-continuo-di-concentrazione. Dhyânam è la meditazione vera e propria. Quando Dhâranâsu lo  sforzo per ottenere la fluidità dell’assorbimento è compiuto, quando la mente ha pacificato le Vritti, equilibrato le forze interiori e giunge … Continua a leggere

Dhâranâsu: lo sforzo per lo stato di continuità dell’assorbimento

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Secondo libro Sàdhana Pâda – Il libro della Strategia: la sesta sezione Patanjali presenta all’aforisma 2.53 Dhâranâsu. Quando il Maestro ti dà il tema della meditazione allora entra in gioco Dhâranâsu  che vuol dire osservare-tenendolo, cercando di stare, perché la mente cerca di portarti da un’altra parte. E’ una sorte di sforzo per ottenere la fluidità dell’assorbimento della meditazione in una continuità. Yoga … Continua a leggere

Pratyâhârah… l’inversione della direzione sensoriale

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Con i primi quattro anga, attraverso pratiche opportune di Yoga si creano le condizioni per condurre al silenzio le Vritty, i vortici della mente, a quel punto avviene l’accesso al Pratyâhârah, il quinto anga, l’inversione della direzione dei sensi, si torna indietro da dove sentiamo tutto. Ora l’attenzione è orientata verso il Principio, il punto-originario da cui tutti i sensi … Continua a leggere

Abhinivesha – l’attaccamento all’io individuale

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Come ultima risultante del seguire questi due binari  Raga e Dvesha succede che a forza di occuparci di quello che piace  al nostro io,  di quello che non gli piace, quindi a forza di stare sempre ad occuparsi l’IO, di se stesso, ad un certo punto si sviluppa un attaccamento alla propria individualità, arrivando a dire che quell’IO è la … Continua a leggere

Prânâyâmah: il riequilibrio del respiro

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Yoga Sutra, Patanjali, Secondo libro  Sàdhana Pâda – Il libro della Strategia: La quarta sezione Agli assorbimenti profondi è possibile arrivare attraverso asana (le varie posture) e i Prânâyâmah cioè il riequilibrio del respiro inspiro espiro, le ritenzioni. E’ una pratica molto sottile e profonda. Quando questo lavoro è compiuto comincia l’accesso alla meditazione.. Patanjali quando prende in esame il Prânâyâmah … Continua a leggere

Âsana: la pratica delle posture… e della posizione seduta

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Sàdhana Pâda – Il libro della Strategia: la  terza sezione Se le due Anga, Yamas, Niyamas l’igienismo morale autoriferito e sociale sono stati ben assimilati, lo stato del terzo Anga: âsana (la posizione seduta) è facilmente realizzabile, ma se queste due fasi sono perlopiù indifferenti  al praticante dello Yoga allora la pratica di âsana sarà un passaggio difficile. âsana  come posizione seduta. … Continua a leggere

Lo sviluppo degli Yamas: le cinque virtù per la mente

La prima Yama: Ahimsâ  L’attitudine rispettosa 2.35 –Pratishthâyam tat-samnidhan vaïra-tyâgah. La vicinanza al senso-di-Mistero comporta la separazione dall’ostilità, e il  radicarsi nella naturale propensione di non-aggressività.   Yoga-Sutra, Patanjali, Secondo Libro, Sàdhana Pâda, La Via della strategia   Ahimsâ include una sfera molta ampia di situazioni. Ahimsâ si pratica con sé, con gli altri, con la famiglia, al lavoro, nell’alimentazione, ecc…Quando si pratica âsana … Continua a leggere