il silenzio diventa un incubo del sonno…

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Costretti a passare una notte in un luogo isolato, ci si alza irrequieti; il silenzio diventa un incubo del sonno. Spaventa la pace della montagna, del bosco; e vi si va con la radio, spaventa la quiete dell’appartamento, e la si accende. Il silenzio infastidisce a tal punto che, dove sia imposto di tacere, si crea un rumore. Se nel … Continua a leggere

Simboli e rituali

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Uno dei problemi più gravi dei nostri giorni è la sfiducia nei simboli […] se si trattasse soltanto della nostra frammentazione in piccoli gruppi, ciascuno legato alle sue forme simboliche., la situazione sarebbe facile da capire. Ma esiste un fenomeno ben più misterioso un ampio ed esplicito rifiuto dei rituali in quanto tali. ” Rituale’ è diventato una brutta parola equivalente a … Continua a leggere

Riconoscenza…

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Cheyenne: ‘La vita è piena di belle cose’ Tatuatore: ‘E’ vero, ma la riconoscenza è la cosa più bella di tutte.’” This Must Be the Place regia di P. Sorrentino, 2011  

Ultime lettere di Jacopo Ortis, UgoFoscolo

LE_ULTIME

Io non so né perché venni al mondo; né come; né cosa sia il mondo, né cosa io stesso mi sia. E s’io corro ad investigarlo, mi ritorno confuso d’una ignoranza sempre più spaventosa. Non so cosa sia il mio corpo, i miei sensi, l’anima mia; e questa stessa parte di me che pensa ciò ch’io scrivo, e che medita … Continua a leggere

Forse la ragione più profonda che ci fa temere la morte …

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…Forse la ragione più profonda che ci fa temere la morte è il non sapere chi siamo. Crediamo di essere un’individualità personale, unica e separata; ma, se osassimo esaminarla, scopriremmo che questa individualità dipende da una serie infinita di cose che la sorreggono: nome e cognome, la nostra ‘biografia’, il compagno o la compagna, la famiglia, la casa, il lavoro, gli amici, le carte di credito…  È sul loro fragile appoggio transitorio che costruiamo la nostra sicurezza.  Se ci togliessero tutto questo, avremmo ancora idea di chi siamo veramente? Privati dei nostri puntelli familiari siamo di fronte a noi stessi: una persona sconosciuta, uno straniero che fa paura e con il quale siamo sempre vissuti senza mai volerlo conoscere realmente. Non è per questo … Continua a leggere

Il Buddhismo: non mira alla felicità personale

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Il Buddhismo non mira alla felicità personale, ma alla consapevolezza. Ad una trasformazione da un cuore che non-ascolta per non soffrire ad un cuore che fa della propria e altrui sofferenza un’occasione per capire e sentire. …………………………. “Il bodhisattva  è come un’isola, sola in mezzo a un lago. Traghetti occasionali e pendolari vanno avanti e indietro dalla spiaggia all’isola, ma tutta questa … Continua a leggere

Thich Nhat Hanh – Libero ovunque tu sia

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Thich Nhat Hanh Libero ovunque tu sia – discorso tenuto al Penitenziario di Stato del Maryland, U.S.A. .   Coltivare la libertà Per me non c’è felicità senza libertà e la libertà non ce la dà nessuno, la dobbiamo coltivare noi stessi. Condividerò con voi come ottenere una maggiore libertà per se stessi. Per tutto il tempo in cui sediamo, camminiamo, mangiamo o lavoriamo all’esterno, noi coltiviamo … Continua a leggere

Una vita significativa…

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Quando chiediamo che cosa rende felice e significativa una vita, può sorgere un problema, cioè la tendenza a rispondere con parole che non vengono realmente dal cuore. In tali circostanze la mente cosciente ha una risposta e quella inconscia ne ha un’altra, così sorge un conflitto. Un modo semplice per scoprire se soffrite di un conflitto interiore del genere è … Continua a leggere

Anima senz’anima…

  Parlare di anima è una cosa ambigua. Nessuno sa cosa sia e molti mettono in discussione la sua esistenza. Secondo me è la qualità dell’essere. Una persona che non percepisce di essere un particolare di uno schema più vasto, come non ‘sente’ che l’esistenza individuale fa parte di un processo più grande dell’individuo stesso, può essere considerata una persona … Continua a leggere