il silenzio diventa un incubo del sonno…

3 candela_spenta_e_accesaCostretti a passare una notte in un luogo isolato, ci si alza irrequieti; il silenzio diventa un incubo del sonno. Spaventa la pace della montagna, del bosco; e vi si va con la radio, spaventa la quiete dell’appartamento, e la si accende. Il silenzio infastidisce a tal punto che, dove sia imposto di tacere, si crea un rumore. Se nel corso di un discorso pubblico o di una liturgia, s’impone una pausa di silenzio, una fa scricchiolare il banco, uno svoglia le carte sottomano, una apre la borsetta. Sì, si ha paura del silenzio, ci si annoia nel silenzio, lo si rivive come una infinita perdita di tempo, non si riesce a riempirlo con qualcosa che nasca dalla nostra interiorità; ma le cose cambiano, la paura del silenzio si converte in nostalgia del silenzio, quando siamo immersi nel dolore e nell’angoscia e abbiamo desiderio di silenzio, di un silenzio che solo la parola ispirata possa semmai incrinare. Il dolore del corpo lo si vede, lo si riconosce subito, lo si cura con medicine adeguate e quando è scomparso lo si dimentica facilmente: non lascia tracce né al cuore, né alla memoria: talora è come se non lo avessimo mai provato. Diverse sono invece le cose quando siamo sommersi o siamo anche solo sfiorati dal dolore dell’anima. Non lo si riconosce facilmente, tende a nascondersi e ad assumere maschere. Il dolore dell’anima vive nel silenzio del cuore di tante persone, delle persone che stanno male, certo, ma anche di quelle che, povere e sole, giungono da terre lontane e ciò ci indurrebbe a riflettere sul dovere della solidarietà.La vita non può essere confusa con il piacere e se manca lo stimolo temporaneo del dolore, la vita stessa perde di significato; ma la cultura occidentale considera oggi inaccettabile la presenza del dolore: del dolore del corpo e del dolore dell’anima. Ciascuno è disperatamente solo, dinnanzi al dolore.
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il silenzio diventa un incubo del sonno…ultima modifica: 2022-04-29T16:24:15+02:00da loresansav1
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