Fondamentalmente noi siamo guidati da due processi.

rosso

Il primo riguarda la mente quando  è rivolta verso l’esterno, il rapporto con il mondo esterno e quando la mente è rivolta all’esterno è dispersa, frammentata.

Il secondo riguarda quando la mente è rivolta all’interno:  il rapporto-interiore. Lo Yoga in ascolto si occupa di questo secondo processo permettendo un percorso che interiorizza, perché è equilibrante e accumula l’energia di vita: il Prana. E’ una modalità” sapiente” che affina il sentir-si   e stabilizza la mente attraverso:

  • la consapevolezza del corpo tramite le āsana in ascolto (lo Yoga non è ginnastica)
  • la consapevolezza della respirazione tramite il Prāṇāyāma, che vuol dire che ogni volta che la nostra attenzione si pone sul respiro, è già un Prāṇāyāma (non si tratta quindi di fare una  mera-tecnica)
  • Infine la meditazione che accoglie lo stato che ne è derivato.

Quando la mente si stabilizza, diventando un flusso costante allora questo permette il  manifestarsi di ciò che i Rishi (Saggi) dell’India hanno chiamato: “Tat”,” Ātman”, “Puruṣa ” ecc… o in occidente è stato definito come “Testimone-silente” “Spirito”, “Anima”, “Sguardo-Originario” ecc…

Buona Pratica!

Fondamentalmente noi siamo guidati da due processi.ultima modifica: 2024-05-10T19:08:09+02:00da loresansav1
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