esser-ci

Il filo del sacro/della spiritualità…

giorno per giorno…

Il testo della Bhagavad-Gîtâ incoraggia a vivere ogni momento della vita interamente, nella consapevolezza del sacro

Discorso IX, La sapienza suprema e nascosta, sloka 26

“Io mi cibo di tutto ciò che mi viene offerto con devozione da chi ha la mente pura: un petalo, un fiore, un frutto, dell’acqua”

e

Discorso XII, Bhakti Yoga,  sloka 2: 

“Coloro che concentrando il proprio pensiero su di me, Mi contemplano sempre devoti, con fede suprema, costoro per me sono i migliori yogin”

parlo di ciò che mi tocca personalmente, di come il pensiero del sacro mi ispira e costituisce ciò da cui partire per lo svolgimento della mia giornata… di come colora e cambia lo stato della mia esperienza della vita quotidiana… e così vi sono alcuni momenti di una giornata dove lo Yoga, la Meditazione, la respirazione, il Maestro, un’attenzione particolare a qualche aspetto dell’alimentazione e l’insegnamento mi aiutano a restare in relazione giorno per giorno con il filo del sacro. Certamente, vi sono giorni “più  e giorni “meno” …

Secondo le attività che ognuno di noi svolge,far emergere momenti di consapevolezza sul sacro può essere  difficile…ma non impossibile.

Pensiamo ad esempio alle persone che lavorano in condizioni particolarmente sfavorevoli come ad una catena di montaggio… o un lavoro intellettuale che coinvolge tutta la tua attenzione oppure lavori d’ufficio ripetitivi ecc. o chi deve passare molte ore al giorno con persone che hanno un sentire che si dispiega su piani esclusivamente emozionali e materialisti ecc.. Anche in queste condizioni tuttavia è possibile coltivare la relazione con ciò che ha la capacitò di toccare il cuore il sacro, ad esempio tramite lo spazio di un respiro consapevole, questo è sempre possibile…il tempo di un attimo di attenzione…. (vedi scheda tecnica n.1) il sacro non cessa di esistere quando si è impegnati in altre cose…

Ho scelto di dedicare ritualmente alcuni momenti di una giornata a questo scopo:

 sloka 24, Quarto discorso: – Jana

 “il Brahman è l’atto sacrificale, il Brahman è l’offerta gettata dal Brahman nel fuoco del Brahman; in verità, colui che, nell’agire, vede sempre il Brahman raggiungerà il Brahman

Lo Yoga la Meditazione e il Maestro mi collegano al sacro perché sono in relazione con una trasmissione antica… attraverso momenti che cominciano e si concludono con il silenzio… si crea una relazione con “un livello più profondo di me” che nell’insegnamento, permette di essere particolarmente ricettivi.. per dare ciò che ho ricevuto e che non mi appartiene…

***

Citazioni: gli Sloka sono  tratti da: Bhagavadgita, commento di Sri Sankaracarya, Ed. Luni 2005

Il filo del sacro/della spiritualità…ultima modifica: 2010-06-11T09:11:00+02:00da
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