Ciao ecco l’ultimo articolo dove vi parlo delle strategie CONCRETE per non sprecare la relazione con LA FORZA-INTELLIGENTE DEL PRÀNÂ
SPESSO ci si limita agli effetti dei tanti tecnicismi che perlopiù sono solamente suggestivi
e
che non permettono di riconoscerne gli aspetti di come ESSO si presenta e muove IN NOI e di conseguenza buttiamo via la possibilità di questa relazione
ATTRAVERSO il corpo fisico
- facendo movimenti e gesti inutili
ATTRAVERSO la mente-psicologica
- soffermandoci alla suggestione
Spesso la nostra mente LAVORA A VUOTO nel senso che alimenta miriadi di
- pensieri inutili
- sensazioni suggestive
- emozioni fuorvianti
che NON APPRODANO A NULLA
però
distraggono e disperdono lo stato di RELAZIONE
sarà capitato a molti voi avere la mente
che
semplicemente gira intorno ad alcuni pensieri senza che questi apportino CHIAREZZA anzi spesso ci si sente sempre più stanchi, sfiniti
e
questo accade perché per essere alimentati questi pensieri consumano attenzione e in questo modo chiudono le porte al PRÀNÂ
Lo YOGA utilizza due modalità per aprirsi alla Forza-intelligente del Prànâ riportandoci ad una rinnovata relazione:
- le âsana, (posizioni) in ASCOLTO approfondendo infinitamente la consapevolezza del corpo
- rendono LA MENTE STABILE E ATTENTA
- e creano le condizioni per poter stare DENTRO ALL’ASCOLTO (che NON vuol dire osservazione!)
- il Prânâyâma, la disciplina DELLA QUALITÀ DEL FLUSSO DELL’ARIA, non attraverso tecniche che intervengono con forza sul respiro, ma attraverso la ricerca di quel GIUSTO SFORZO che permette
- quella COMPENETRAZIONE CON IL RESPIRO che vuol dire che non c’è più separazione con la FORZA-INTELLIGENTE DEL PRÀNÂ
Buona Pratica!
[…] “questo tuo atman che respira nel Prànâ, è lui che è in ogni cosa; questo tuo atman che esala nell’apana è lui che è in ogni cosa, questo tuo atman che circola nel vyana, è lui che è in ogni cosa; questo tuo atman che si solleva nello udana, è lui che è in ogni cosa. Questo tuo atman è invero interiorità universale “[…]
Brhad-Aranakya Upanisad III,4,1