Lo yoga è spesso ridotto a una divulgazione semplicistica come ginnastica, rilassamento, terapia, pilates ecc… ma in realtà è molto più di tutto questo, è una preparazione alla saggezza, è un’alta testimonianza di spiritualità. Si tratta di un percorso esperienziale che passa dall’apprendere la Via del corpo, l’arte del respiro, l’ascolto di sé, il rispetto dei propri tempi, la concentrazione, la lentezza e infine l’immobilità (la meditazione) Questa ricerca è focalizzata sulla radicale semplicità della pratica di asana (le posture dello yoga) che con la pratica in ascolto vengono ad assumere una densità di significato.
E’ possibile che durante questo percorso vengano ad emergere i fatti della nostra vita che ci hanno segnato particolarmente, allora vuol dire che la pratica sta funzionando, anche se questo può essere alquanto doloroso, è a questo punto che si fraintende lo Yoga assimilandolo ad un percorso psicologico. La terapia psicologica si limita a focalizzare i contenuti causali e trattarli con la razionalizzazione, questo può essere un ottimo lavoro per eliminare dalla mente aspetti psicologici estranei, ma lo Yoga non si ferma a questo, esso ti conduce alla Visione Profonda Sapienziale, a domande sapienziali più radicali accendendo un nuovo direzionamento.
quale?
Nel dare valore-assoluto a quel richiamo interiore che non riusciamo a definire, individuare, classificare… e che ci giunge come sapore di qualcosa d’altro, di quel di più…. Lo Yoga ci prende per mano a questo punto e ci conduce attraverso un modo di osservare, non psicologico, la relazione che abbiamo con esso …
Questo richiamo a momenti alterni emerge sempre in ognuno di noi, lo Yoga semplicemente lo mette in risalto, lo coglie e utilizzando modelli-interiori antichi mette insieme tutte le nostre energie perché lavorino insieme creando lo spazio per esplorare un fatto fondamentale: esistiamo!
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