esser-ci

Karman – di Alexandra David – Nèel

In un passaggio, spesso citato, dal Bramino dei Cento Sentieri, troviamo la conferma del carattere esoterico della dottrina del karman presso gli antichi bramini. Come avviene diverse volte nelle discussioni tra gli orientali, la risposta data alla domanda posta nel dialogo che ci è riferito sembra non applicarsi a quella, ma, come vedremo più tardi, essa mette da parte, forse volontariamente, le nozioni sulle quali la domanda è basata, perché queste, secondo colui che risponde, sono scorrette e le sostituisce con un’altra opinione. Artabhàga chiede al saggio di grande fama Yàjnavalkya:

«Quando l’uomo muore, la sua voce se ne va nel fuoco, il suo soffio nel vento, il suo occhio al sole, il pensiero alla luna, l’orecchio alle zone del cielo, il corpo alla terra, il suo io all’etere, il pelo alle piante, la chioma agli alberi; il suo sangue e il suo seme si depositano nelle acque. Ma dove rimane, allora, l’uomo stesso?».

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Karman – di Alexandra David – Nèelultima modifica: 2011-10-21T10:50:00+02:00da
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