esser-ci

Il  principio della coscienza nell’esperienza materiale

Shiva e Shakti.

Nella visione dello Yoga ci sono due bipolarità Shiva e Shakti.

Shiva (la Realtà Suprema, lo Spirito, il Testimone, Purusha, Prakṛti, il Veggente) nel linguaggio dell’antico sistema classico indiano è indicato come  la parte maschile. Si tratta della  Prima natura  della coscienza, il Principio della coscienza.

Shakti (energia-divina, è ciò che identifichiamo come il sapere che attraversa la coscienza ) viene indicata come  la parte femminile, è l’esperienza densa, materiale.  Shiva e Shakti  sono i due poli di come esistiamo, e sono rappresentati anche geograficamente nel corpo umano.

Shakti risiede nel perineo in Mooladhara-Chakra, e Shiva, nella sommità del capo identificabile con la fontanella in Sahasrara-Chakra. Nella tradizione yogica Shiva (il principio della coscienza) compenetra in Shakti nell’esperienza materiale più densa. Questo è rappresentato nell’iconografia yogica con l’ascesa di Kundalini (che viene rappresentata con Shakti) che si unisce a Shiva. Nella narrazione è rappresentata come l’ultima storia d’amore dell’estasi: Shakti si risveglia dal lungo sonno dell’ignoranza e da Mooladhara sale verso il suo amato per  a unirsi a lui tornando alla sua fonte in  Sahasrara.

 I mezzi dello Yoga: il Raja Yoga

Lo Yoga della tradizione classica è una pratica descritta nello Yoga Sutra di Patanjali. E’ un metodo di ritorno al principio della coscienza. Lo Yoga è uno dei sei Darśana (visione del mondo)  del  sistema di pensiero del Sāṃkhya (colonna portante della cultura dell’India).  Patanjali è l’autore centrale dello yoga e negli yoga sutra definisce lo yoga sulla base di due polarità il veggente (Shiva) e il visto (Sakti)

Il percorso di pratica che viene presentato è l’astanga yoga o anche chiamato Raja Yoga, lo Yoga della Via Reale e risponde alla domanda: come si acquietano le vritti?

Quindi indica la capacità  di acquietare i vortici mentali attraverso pratiche opportune di yoga per condurre al silenzio e alla consapevolezza del Principio-Veggente. Le vritti, dice Patanjali, è la vorticosità che il veggente ha attorno, e queste vritti vanno calmate per permettere al Veggente di reinstallarsi nel proprio stato originario (al Principio della coscienza).

Primo Libro: Samâdhi Pada –  La VIA di Samâdhi

1.2.  Yogashchittavrittinirodhah.

Si ha lo stato di yoga quando si acquieta il turbinio della mente

1.3. Tadâ drashtuh svarûpé avasthânam.

la conseguenza è il dimorare  stabilmente in sé stessi. Allora colui che guarda può ritornare nel proprio originario stato

e prosegue indicando l’atteggiamento utile per ottenere lo stato Yoga

1.12 – Abhyasa-vairagyabhyam tan-nirodhah 

La soppressione delle modificazioni mentali (si ottiene) mediante l’esercizio costante ed il non attaccamento

1.13 – tatra sthitau yatno’bhyasah

L’abyasa è lo sforzo di essere fermamente fondati in quello stato

I testi come gli Yoga Sutra, le Upanishad, il Vedanta …ecc…  sono indirizzati a persone che sono mature-emotivamente,  vale a dire  persone che hanno affrontato i loro problemi psicologici. Lo Yoga non è un percorso terapeutico.

Dobbiamo prima fare pace con la nostra natura fisica, energetica, psichica, emotiva, intellettuale, per poter affrontare un percorso spirituale.. Secondo la storia di ciascuno, questo potrebbe richiedere un aiuto al di fuori del tappetino yoga che può andare in parallelo con la pratica. Senza tale lavoro ci può essere una spaccatura interna tra l’essere umano (fallibile ed emozionale), e ciò che viene proposto che è indirizzato ad una persona che aspira ad un percorso non di carattere psicologico.

Patanjali, Sadhana Pada: la seconda Yama – Satya dire la verità

2.36 – satya-pratishthayam-kriya-phala-ashrayatvam

Le conseguenze della vicinanza allo splendore del-vero comportano franchezza, non avere nulla da nascondere, un agire autentico.

Satya è il principio di verità, la buona fede  e coinvolge pensieri, parole e azioni. Satya riconosce tutto in sé, persino le ombre o le emozioni negative,  è indispensabile per conoscersi nella pratica. Il coraggio di parlare in modo vero sviluppa le qualità di Manipura Chakra, la forza e l’autostima,  è una grande chiave per lo yoga e lo sviluppo spirituale è l’atteggiamento autentico da assumere per inoltrarci nella pratica sul tappetino..

Il  principio della coscienza nell’esperienza materialeultima modifica: 2018-06-03T11:14:45+02:00da
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