Attraverso la pratica di âsana in ascolto si prende consapevolezza del corpo, poi della nostra respirazione, poi dello stato di insieme, di totalità. Questo processo riduce la dispersione, stabilizza la mente-ordinaria, e approfondisce il rapporto con un livello più originario della mente. Rapporto, che sebbene sempre “vero”, esiste a differenti livelli di profondità, di finezza, di chiarezza.
Dagli Yoga-Sūtra di Patañjali
I.9 Shabdajnâna-anupàtï vastu-shûnyo vikal-pah.
L’immaginazione, evocata dalle parole o dai concetti è priva di sostanza reale.
La pratica si fa su un tappetino di Yoga.
E’ nell’isolamento della sala di Yoga che noi possiamo fare la nostra esperienza, in un guardare sottile, coltivando il rapporto di sé con sè
lo Yoga in ascolto – il guardare sottile#2ultima modifica: 2024-02-25T18:05:48+01:00da
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