L’impianto Yoga – mi-Sono

1536399788Quando dico:  “mi-sento, mi sono” interiormente, cosa sento?

Spesso ci si trova immersi in una eterea percezione di spazialità,  intima sì, in cui ci riconosciamo come “me”, come “identità” ,  lo yoga insegna che in realtà siamo alla la periferia di noi stessi, credendo  di conoscere ciò a cui ci riferiamo e di capirne il significato.

Lo yoga ci guida a fare un  passo in più,  di entrare negli strati profondi  di quella identificazione  e ci permette di sperimentare una piena consapevolezza di “ciò che è più profondo” in cui si dispiega, si apre, si disvela  “il mio-pieno sé” e se io “mi-Sono”: è qui!   Intriso di  un profondo sapore, di un grande fascino.

Cercando di isolare “Ciò” che in noi consente di conoscere uno” stato di coscienza più profondo, non-mentale”,  si fa  esperienza di “ciò” che non è toccato dalla sofferenza-morale. Gli antichi Saggi dell’India chiamarono questo:  Ishvara (Dio),  Atman (anima,  sé, il vero io, spirito), Purusha (persona), Drashtar (testimone, ciò che vede) questi termini sono equivalenti nella filosofia dello yoga.

Questa è la destinazione finale della ricerca dello Yoga.

Dimensione di contemplazione, ma anche di conoscenza, e se abbiamo domande è lì che dobbiamo cercare le risposte.

L’esperienza dello Yoga è un grande Mistero.

Patañjali,Yoga Sūtra, KAÏVALYA Pâda – La Via della libertà

IV, 19 Na tat sva-âbhâsam drishya-tvât.

Il mentale non può conoscersi da se stesso, perché è percepito.

Commento Gerard Blitz: Esso è strumento, il soggetto è la coscienza, in noi generalmente la coscienza è passiva e il mentale è attivo, si tratta di invertire, la coscienza diviene attiva, il mentale  passivo.

L’impianto Yoga – mi-Sonoultima modifica: 2024-05-20T17:43:58+02:00da loresansav1
Reposta per primo quest’articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog.
I campi obbligatori sono contrassegnati *