La ricerca della felicità e dello stare bene è un’impresa inutile, irrealistica perchè la vita è imprevedibile…la stessa cosa vale per gli stati di cui si ha esperienza in meditazione come il benessere fisico, la beatitudine, la sensazione di unione con una realtà altra…ecc…questi sono stati di reazione per evadere dal quotidiano, infatti appena ritorniamo ad immergerci nella vita svaniscono…
Le pratiche dello yoga e della meditazione all’inizio da neofiti sono per prima cosa un trovare tempo per se stessi, che significa ricordarsi di avere un corpo, un respiro, una mente, un cuore….
- Le Āsana hanno la potenza di portarci immediatamente al corpo, che diventa il luogo privilegiato, lo spazio per momenti di esperienza ripuliti dalle emozioni.
- La consapevolezza del respiro non solo è fondamentale sul piano fisico ma è la chiave per l’immersione nello Āsana e nella meditazione
- La meditazione è basata sull’immobilità della struttura, sulla respirazione e la concentrazione, ed ha come fine un contatto con l’assolutezza di noi
La vita può riservarci stoccate, farci ritrovare sommersi da ondate di sofferenza o essere più o meno piacevole ci sono molti modi per affrontare la vita, dal mio punto di vista e per la mia esperienza, è solo con un momento di esperienza di verità che potremo approfondire ciò che siamo nel profondo. ..e una porta si apre …
La pratica è un Mistero e non per tutti ha lo stesso significato.
- Quando intraprendiamo la pratica dello yoga e della meditazione, cosa stiamo cercando?
- Una trascendenza?
- Una consapevolezza che alle prime difficoltà le faccia svanire?
- Una via di uscita dal caos della vita?