Domande

Punto interrogativoChe senso ha la sofferenza?
Come ogni cosa la sofferenza ha un nucleo centrale che è l’incapacitazione di ciò che ci sta accadendo, non ce ne facciamo una ragione, infatti spesso si dice che una persona ha smesso di soffrire perché se ne è fatta una ragione.
Ma quando non ce ne facciamo una ragione non riusciamo a smettere di soffrire.
Però non è impossibile uscirne, vedere un panorama nuovo, cambiare sguardo, è possibile!
Perché è importante?
Un giorno qualcosa ci tocca e la luce negli occhi cambia! Quel punto non è che smetti di soffrire ma la tua relazione con il “tuo” soffrire cambia perché è nutrito da un’esperienza profonda. Una via per affrontare la sofferenza fu indicata fin dai tempi dal Buddha con un’analisi rispondente alla realtà:

[…] O monaci, l’uomo ordinario, che non abbia ricevuto gli insegnamenti spirituali, sperimenta sensazioni piacevoli, sensazioni spiacevoli e sensazioni né piacevoli né spiacevoli. Il nobile discepolo che ha ricevuto gli insegnamenti spirituali, sperimenta sensazioni piacevoli, spiacevoli e né piacevoli né spiacevoli. quindi sia l’uomo ordinario sia l’iniziato, sperimentano le medesime cose E allora qual è la differenza, la peculiarità, il fattore distintivo che esiste tra il nobile discepolo che ha ricevuto gli insegnamenti e l’uomo ordinario che non li ha ricevuti?
Per noi, venerabile, gli insegnamenti hanno il Beato come loro radice, come loro guida – dicono i monaci.
In questo caso, o monaci, ponete attenzione: parlerò. L’uomo ordinario quando viene toccato da una sensazione dolorosa, soffre, si affligge, si lamenta, piange battendosi il petto, entra in uno stato di grande confusione; egli sperimenta due tipi di sensazione: una corporea e una mentale. E come se un uomo fosse colpito da una freccia e subito dopo fosse colpito da un’altra freccia, cosicché, o monaci, percepirebbe i dolori di due frecce. Allo stesso modo, o monaci, l’uomo ordinario che non ha ricevuto gli insegnamenti spirituali, quando viene toccato da una sensazione dolorosa, soffre, si affligge, si lamenta, piange battendosi il petto, entra in uno stato di grande confusione; egli sperimenta due tipi di sensazione: una corporea e una mentale. Percependo quella sensazione dolorosa quell’uomo prova avversione verso di essa; provando avversione nei confronti della sensazione dolorosa, in lui la tendenza all’avversione nei confronti della sensazione dolorosa si accresce. Toccato da quella sensazione dolorosa quell’uomo cerca gratificazione in piaceri sensoriali. Perché questo?
Perché l’uomo ordinario, che non ha ricevuto gli insegnamenti, non conosce scappatoia alcuna dalla sensazione dolorosa, eccetto il piacere sensoriale.

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Domandeultima modifica: 2022-07-31T11:45:58+02:00da loresansav1
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