” Il nostro venerato maestro raccomanda l’arresto del pensiero, la meditazione ad occhi aperti, il controllo del respiro ” dicono gli smarriti.
Ma quando il respiro si ferma da solo nel momento della morte, tu che fai?
“Trascurare lo Spontaneo per discutere del nirvana é perdere di vista l’Assoluto.
Chi si allontana dallo Spontaneo non conoscerà la liberazione.
[…] Abbandona ogni attaccamento, rinuncia a contrastare le cose.
La conoscenza perfetta é senza caratteristiche. Quando la Coscienza emerge, ogni cosa é liberata.
[…] Abbandona i mantra, i trattati, gli oggetti di meditazione, la concentrazione! La Coscienza é immacolata, non inquinarla con la pratica! Smetti di tormentarti e dimora nell’intima felicità!
[…]Abbandona la dualità, risiedi nell’unità. Che la tua conoscenza sia libera da distinzioni
[…]Ovunque si diriga il tuo sguardo, niente altro che questa Realtà! Liberati dallo smarrimento e abbandona ogni ricerca!
[…]Quando ti liberi dall’azione premeditata, il pensiero ritrova la sua sorgente e conosci la liberazione suprema.
[…]Non angosciarti, non tormentarti, abbandona l’inutile.
[…]Riconosci questa ambrosia che si esprime a partire dal non-sapere. Coloro che si dedicano a spiegazioni non trovano la trasparenza in seno all’attività.
Oh discepolo, assaggia il sapore meraviglioso della Realtà la cui natura é indicibile. In questo luogo in cui l’immaginario smette di estendersi, tutto si immerge nella felicità.
In questo luogo l’intelligenza si abbandona, il pensiero si rilassa, l’ego si dissolve”.Saraha, (circa 8 ° secolo DC) è considerato uno dei fondatori del buddhismo Vajrayana e in particolare della tradizione Mahamudra
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Immagine da : Loredana Sansavini ArtWorks