Caro praticante dello Yoga: come pensi di fare per riuscireper fermare il movimento di dispersione e di vaghezza della mente #3?

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  <<Te lo devo assolutamente dire>>     Per la pratica degli âsana si seguono dei   GRANDI PRINCIPI   che servono a sviluppare la consapevolezza del corpo   e   fissare la mente: essere nelle posture consapevoli della posizione del corpo DENTRO AD UNO SPAZIO percepire il CENTRO DI GRAVITÀ delle  posizioni. avere la consapevolezza del PESO avere la … Continua a leggere

Caro praticante dello Yoga: come pensi di fare per riuscire per fermare il movimento di dispersione e di vaghezza della mente #2?

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    <<   Continuiamo dall’articolo precedete  >>     E’ inutile negarlo: Che molti non abbiano ancora capito molto sullo Yoga … questo è fuori di dubbio. Che molti praticanti stiano usando lo YOGA in processi ripetitivi e meccanici …questo è altrettanto fuor di dubbio   In un mondo dove oramai è tutto oggettivo e misurabile Lo Yoga in ascolto … Continua a leggere

Caro praticante dello Yoga: come pensi di fare a riuscire a fermare il movimento di dispersione e di vaghezza della mente #1?  

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<< All’inizio è un bel casino>> Ad oggi esistono migliaia di scuole di Yoga Tuttavia ricorda: non esistono Yoga migliori o peggiori in assoluto. Ogni Yoga ha i suoi punti di forza e chiaramente anche i suoi punti deboli.   Ovviamente per poter scegliere devi scegliere le scuole che meglio si sposano con le tue specifiche esigenze   Bene.   … Continua a leggere

Anāmaya: la condizione di salute-profonda-stabile al di là di ogni male

Room by the sea 1951

A causa dei nostri condizionamenti ci ritroviamo sradicati  dal corpo e dalla mente. Lo yoga ci prende da questa dispersione  fisica e mentale in cui siamo immersi per riportarci ad un equilibrio fisico e psicologico che potremmo chiamare di salute profonda (Anāmaya) è da questa condizione di mente e corpo in equilibrio si può iniziare un percorso che  ritrova le … Continua a leggere

Il tempo vuoto: la fonte del guardare stesso

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Si vive nell’illusione del vivere intenso per coprire il senso di vuoto nella vita. Si vive costantemente creandosi impegni, o cercando nel virtuale, i like, i friend, i followere, tutto questo rafforza un’eco di noi, non quella risonanza che mette in relazione con il nostro sentire profondo. Quando in una sequenza di Yoga ripetiamo i movimenti delle asana più volte, … Continua a leggere

Domande

Cosa è doloroso? Quando C’è qualcosa che non riesci  ad inquadrare, di cui non  non ti fai  una ragione, sei nell’incapacitazione e questo è dolore, e nel dolore bisogna è imparare a starci, Se cominci a recriminare, a interpretare, a preferire, subentra la limitatezza della mente. Mettiti in ascolto c’è una direzione nell’ascolto ed è quella verso  quel nucleo interiore … Continua a leggere

Domande

Punto interrogativo

 Il dolore è inevitabile, la sofferenza opzionale? la sofferenza fisica che ci può capitare nella vita non La possiamo evitare: incidenti, malattie,  ecc. Ciò che possiamo cambiare è il  nostro rapporto con essa e cioè con la sofferenza che affligge la nostra interiorità. Cosa vuol dire rapporto? quando ci mettiamo a recriminare per quello che ci capita, sono le delusioni, … Continua a leggere

Domande

Punto interrogativo

Che senso ha la sofferenza? Come ogni cosa la sofferenza ha un nucleo centrale che è l’incapacitazione di ciò che ci sta accadendo, non ce ne facciamo una ragione, infatti spesso si dice che una persona ha smesso di soffrire perché se ne è fatta una ragione. Ma quando non ce ne facciamo una ragione non riusciamo a smettere di … Continua a leggere

Rechaka Prânâyâma: lasciare andare senza fare nulla di particolare

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Rechaka è una parola sanscrita che significa espirazione. Si riferisce a una forma di respirazione yogica in cui l’espirazione è allungata, mentre l’inspirazione rimane libera. Nella pratica del Prânâyâma la prima cosa che dobbiamo cercare di fare è quello di rimanere rilassati in quello stato che è già dentro di noi, che già è esistente e che ripulendolo da tutte le … Continua a leggere