Meditazione all’alba con Prāṇa Mudrā

fase 2 prana mudra

Sistematevi nella posizione seduta avendo cura di utilizzare tutti i supporti che vi sono necessari per avere una posizione comoda e stabile (vedi scheda tecnica n.1 e 26) La pratica di Prāṇa  Mudrā chiudete gli occhi, utilizzate sempre la respirazione addominale ed iniziate il percorso di Prāṇa Mudrā (vedi scheda tecnica Yoga e Stagioni/primavera#3), al termine adagiate le mani in … Continua a leggere

La pratica dello Yoga con gli occhi chiusi – Perché questo approccio ?

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Per fare l’esperienza del primo-guardare deve essere coinvolta tutta la persona. Per fare questo è necessario che la nostra attenzione sia totalmente orientata verso l’ambito interiore e con l’attenzione in un ascolto profondo. Da dove cominciare per fare questo? Dal corpo. Si comincia con l’ascoltare il corpo, con il sentirne e conoscerne i ritmi. Questo è il primo passo per mettersi … Continua a leggere

L’impostazione Yoga, l’Ayurveda e la Meditazione – l’arrivo della stagione primaverile

slide primavera

attraverso l’Ayurveda, lo Yoga e la Meditazione all’inizio della stagione primaverile l’inverno comincia a trasformarsi grazie alla forza vitale, assistiamo a piccoli segni di vita come il riaffiorare dell’erba nuova e la fioritura di molte piante. Anche nel nostro organismo questo cambiamento, ed in particolare il passaggio dall’inverno alla primavera, porta molto scompenso. (slide primavera.)

Chāndogya Upaniṣad

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per cercare di essere sempre più fedeli a se stessi [Il Maestro dice:] « Orbene, nel [corpo] che è la città del Brahman, c’è un piccolo fiore di ninfea (loto), una casa (ossia il cuore); dentro c’è un piccolo spazio vuoto (Ākāśa). Ciò che in esso si trova, questo bisogna cercare, questo in verità bisogna cercare di conoscere ». Se gli obiettano: … Continua a leggere

Terzo incontro Yoga, Zen e sapori d’Asia

yoga_zen_2015

Perché pratichiamo lo Yoga e lo Za-Zen (la meditazione Zen)? lo Yoga e lo Za-Zen riguardano uno stato. non riguardano una forma. Non lo si può riflettere o pensarlo, ma soltanto viverlo, sperimentarlo… Ogni individuo fa un’esperienza diversa, a partire da sé stesso. Non sono una cosa che è possibile prendere, ma come diceva Gerard Blitz (Maestro Yoga e Monaco … Continua a leggere

Il deserto interiore…

Citazione

la luna

Qual è mai questo luogo d’elezione in cui amore e conoscenza si uniscono, dove il distacco sboccia nell’esperienza, e che permette di varcare la porta d’oro che fa accedere al “giardino del misteri”?  Questo luogo ha un nome: si chiama deserto.

Deserto!  Parola affascinante per coloro in cui è vivo il gusto dell’alleanza, della montagna delle rivelazioni, della parola accolta nel cuore, degli sponsali di cui è avido l’amore. Poco importa il passaggio attraverso la “terra arida e tenebrosa, terra di steppe e di frane” (Ger 2,6), le tentazioni che si dovranno vincere, la solitudine e l’abbandono. Verrà un giorno in cui “scorreranno torrenti nella steppa, la terra bruciata diventerà una palude, il suolo riarso si muterà in sorgenti d’acqua. (Is 35,6-7). La terra infuocata, il deserto interiorizzato, arde dal desiderio di accedere il licignolo delle “lampade viventi” che, lasciando strasparire la luce, potranno illuminare i loro fratelli: gli uomini, gli animali, le piante, le pietre. Il viaggio interiore, che dà accesso al deserto interno, non può essere descritto; si può solo alludere a un percorso, tentare di decifrare un insegnamento. Il deserto non sarebbe più deserto se si svelasse il suo mistero.

da “Il deserto interiore” , Marie Madeleine Davy