Il sentire occidentale e la “cura”…

 il significato delle sensazioni…

3. A Bodhgaya, nel luogo dove si tramanda che il Buddha abbia intuito la co-produzione condizionata, pilastro del Dharma.

La nostra tradizione religiosa è in difficoltà poiché non dà  risposta ai nostri “perché?” e “perché no?”; non potendo essa ammettere che non c’è risposta, non è più credibile ai nostri occhi.

La fede non si ripristina, i “perché” l’hanno minata e ci hanno  lasciati soli. L’estremo perché, “perché c’è qualcosa invece di  niente, Dio incluso?”, taglia le radici ad ogni possibile Dio e ad  ogni possibile valore assoluto.

A questo punto solo il buddismo può salvarci dalla nostra condizione, perché nessuno mai, né prima né dopo, ha affrontato così radicalmente il  niente; nessuno si è mai permesso di guardare così a fondo il niente come il Buddha, ma in Occidente non è ancora  stato compreso che ciò che egli ha insegnato è esattamente il rapporto con la nostra esistenza alla luce del niente. Il buddismo  può, e non vedo alternative, attecchire in chi vuole riuscire nella  non facile operazione di pensare adeguatamente la propria condizione e storia di occidentale; in chi ha subito e accolto i “perché?” dell’Occidente e ne coglie gli effetti nella scomparsa  dei valori e nella relativizzazione totale. Divenuto insostenibile un senso ultimo e assoluto, nella cultura d’oggi il senso si riduce solo alle sensazioni che la vita può dare, che diventano obiettivo  della vita. […]

Ma che fare quando le sensazioni sono negative e non c’è scampo?

Se il nostro orientamento è solo di perseguire le buone sensazioni,  come ci comporteremo quando si presenteranno gravi malattie, lutti, improvvise mancanze?

Dalla mancanza di senso l’Occidentale è cascato in braccio alle sensazioni e all’edonismo che attenuano, mitigano l’angoscia e lo smarrimento, ma le sensazioni non sono garantite né durature. Ciò  che il buddismo può insegnarci è un passo ulteriore

(articolo autorizzato alla pubblicazione dal Maestro per divulgazione gratuita)

Tratto da:  La fine della tradizione Occidentale e la nascita del Buddismo Europeo, del Maestro Franco Bertossa,Ed. Asia,  2003 pag.18-19

Il sentire occidentale e la “cura”…ultima modifica: 2009-09-22T06:18:00+02:00da loresansav1
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