Buon fine anno

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. . Con nel cuore un anno di gratitudine, ho fatto una grande pulizia nella stanza dove pratico. Ho salutato la stanza e alla fine ho meditato nel buio cielo vuoto della mente dei silenti significati. . . . […] Una volta – attraverso cammini rigorosissimi dello yoga, del tantra e dello zen – viene accertata la non annientabilità del … Continua a leggere

Un lungo tempo e la forza di stare nel niente – video

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Clicca qui per vedere il video Un lungo tempo e la forza di stare nel niente ” Il pensiero galileiano lo sento vivo entro la mia antica convinzione che i sentimenti e le immagini suscitati dal mondo visibile, che è mondo formale, sono molto difficilmente esprimibili, o forse inesprimibili con le parole. Sono infatti sentimenti che non hanno alcun rapporto o ne … Continua a leggere

Un vecchio campo incolto…

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Durante una passeggiata riflettevo sullo stato dello discipline dello Yoga e della Meditazione oggi e questa riflessione vorrei condividerla con voi. Da quando incontrai questa pratica sono trascorsi oltre trent’anni, e mi chiedo cosa sia successo in  questo arco di tempo, come si sono inserite nel contesto occidentale, cosa ne è rimasto dei Principi di cui sono portatrici . La … Continua a leggere

Il dire dei giorni crepuscolari…

LORE

In giorni crepuscolari, di un dire-crepuscolare incontrai un Maestro e la sua peculiare-pratica.  Quale ringraziamento sarà mai possibile per chi ti ha insegnato un cammino così caratteristico? E’ possibile ringraziare? Ho incontrato il mio Maestro Franco Bertossa 23 anni fa…e da allora quante volte è accaduto di sedermi sullo zafu sofferente quando solo il flusso del respiro era dolore puro … Continua a leggere

La Meditazione…

alle origini del domandare  del Maestro  Franco Bertossa […]  Oggi si vive nella pseudo libertà da un “Dio morto” e nella luce, con pretese onnicomprensive, del “tribunale della ragione” e dell’oggettivismo scientifico. Ciò a molti non basta. Come riaprire la questione? Riesumando Dio? No, non verrebbe accettato. Dunque? Occorre ripartire da sé. Come?  (continua a leggere)

Il mio primo Koan fu “wu”…

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[…] A diciannove anni, mi trovavo nel monastero di Ling-yin quando feci conoscenza con l’annalista Lai di Ch’u-chou. Egli mi diede questo consiglio: “Il tuo metodo è privo di vita e non approderà a nulla. Vi è un dualismo, in esso: tu tratti movimento e quiescenza come due poli separati di pensiero. Per esercitarti adeguatamente nello Zen tu dovresti nutrire … Continua a leggere

Il sentire occidentale e la “cura”…

3. A Bodhgaya, nel luogo dove si tramanda che il Buddha abbia intuito la co-produzione condizionata, pilastro del Dharma.

 il significato delle sensazioni… La nostra tradizione religiosa è in difficoltà poiché non dà  risposta ai nostri “perché?” e “perché no?”; non potendo essa ammettere che non c’è risposta, non è più credibile ai nostri occhi. La fede non si ripristina, i “perché” l’hanno minata e ci hanno  lasciati soli. L’estremo perché, “perché c’è qualcosa invece di  niente, Dio incluso?”, … Continua a leggere

Il Maestro Franco Bertossa…

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 Essere – nulla. Il divario incolmabile e l’illuminazione … Il Maestro Franco Bertossa […] perché esistere si mostri come un fatto non banale, dobbiamo provare a porci nel divario incolmabile. Divario incolmabile tra niente e qualcosa. Qualsiasi cosa sia, qualcosa è il contrario di niente. Niente –qualcosa ¨ in mezzo un divario incolmabile”. Cosa vuol dire “divario incolmabile”? Vuol dire che … Continua a leggere