Le asana dello Yoga per la Meditazione – scheda tecnica n.5  fusione movimento e respiro

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L’atteggiamento Conservate sempre lo spirito dell’ascolto in asana che significa attenzione alla porta che si apre sugli effetti. Praticate sempre con  l’attenzione sulla relazione tra respiro e movimento, cercando il momento in cui vanno insieme Entrate in asana con progressività. Soffermatevi quando l’immobilità diventa sospensione in asana.. assaporate il cambiamento dei rapporti con la gravità  Occorrente per poter praticare: trovate un … Continua a leggere

Il Buddhismo indiano…

Il buddismo indiano nel corso dei secoli si è diviso in tre grandi scuole: Hinayana, si tratta della Via monastica, persegue una morale rigorosa per aggiungere la “liberazione personale”; il Mahayana, che si rivolge sia a laici che a religiosi e che si basa sull’altruismo; e infine una parte del Mahayana, il Vajrayana (buddismo esoterico) in cui si ritrovano l’etica … Continua a leggere

Tiziano Terzani

Citazione

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[…] Andando in giro per il mondo a incontrare medici, maghi e maestri avevo certo capito che era inutile continuare a viaggiare, che la cura delle cure non esiste e che la sola cosa da fare è vivere più coscientemente, il più naturalmente possibile, vivere in maniera semplice, mangiando poco e pulito, respirando bene, riducendo i propri bisogni, limitando al massimo i consumi, controllando i propri desideri e allargando così i margini della propria libertà”[…]  “Alla fine tutto va messo alla prova: le idee, i propositi, quel che si crede di aver capito e i progressi che si pensa di aver fatto. E il banco di questa prova è uno solo: la propria vita. A che serve essere stati seduti sui talloni per ore a meditare se non si è con questo diventati migliori, un po’ più distaccati dalle cose del mondo, dai desideri dei sensi, dai bisogni del corpo? A che vale predicare la non violenza se si continua a profittare del violento sistema dell’economia di mercato? A che serve aver riflettuto sulla vita e sulla morte se poi, dinanzi a una situazione drammatica, non si fa quel che si è detto tante volte bisognerebbe fare e si finisce invece per ricadere nel vecchio, condizionato modo di reagire?”  […]

Tiziano Terzani (1938-2004) .