Non dobbiamo pensare semplicemente che quanto vediamo è quanto vediamo, ma dobbiamo convincerci che vi è un senso (profondo) da investigare in tutte le cose. Dovremmo sapere che pur vedendo Buddha possiamo non (ri)conoscerlo, e non capirlo. Allo stesso modo, pur vedendo l’acqua possiamo non (ri)conoscerla e vedendo le montagne possiamo non (ri)conoscerle. Limitarci al fatto immediato che ci sta di fronte agli occhi e non cercare più a fondo nelle cose, non è studio del buddhismo…
Tratto da: Shōbōgenzō, Eihei Dōgen (1200-1253), cap.12 Zazen-shin
Hekigan roku – La raccolta della roccia blu – vol. 3
Hekigan roku, “Raccolta della Roccia blu – 3”, Cento casi dello Zen modello di tutti i kοan Traduzione del testo cinese PI YEN LU e commento a cura di Thomas e .J. C. Cleary Prefazione di Τaizan Μaezumi Roshi “La raccolta della roccia blu”, l’opera più venerata della tradizione buddhista zen, ci rivela cos’è l’illuminazione, cos’è la vita illuminata, e … Continua a leggere