Non dobbiamo pensare semplicemente che quanto vediamo è quanto vediamo, ma dobbiamo convincerci che vi è un senso (profondo) da investigare in tutte le cose. Dovremmo sapere che pur vedendo Buddha possiamo non (ri)conoscerlo, e non capirlo. Allo stesso modo, pur vedendo l’acqua possiamo non (ri)conoscerla e vedendo le montagne possiamo non (ri)conoscerle. Limitarci al fatto immediato che ci sta di fronte agli occhi e non cercare più a fondo nelle cose, non è studio del buddhismo…
Tratto da: Shōbōgenzō, Eihei Dōgen (1200-1253), cap.12 Zazen-shin
Shōbōgenzō del Maestro Dōgen Zenji …
In questo sito http://www.shobogenzo.it./ la traduzione dello Shōbōgenzō in italiano. Lodevole iniziativa di mettere online l’intera traduzione effettuata da Sergio Oriani (Dosen), a partire dalla versione inglese di Kōsen Nishiyama Rosh e risultando nella pubblicazione completa di tutti i 92 capitoli nel 2003 da Editrice Pisani. È un’illusione cercare di realizzare la nostra prassi e illuminazione attraverso se stessi, ma … Continua a leggere