Non dobbiamo pensare semplicemente che quanto vediamo è quanto vediamo, ma dobbiamo convincerci che vi è un senso (profondo) da investigare in tutte le cose. Dovremmo sapere che pur vedendo Buddha possiamo non (ri)conoscerlo, e non capirlo. Allo stesso modo, pur vedendo l’acqua possiamo non (ri)conoscerla e vedendo le montagne possiamo non (ri)conoscerle. Limitarci al fatto immediato che ci sta di fronte agli occhi e non cercare più a fondo nelle cose, non è studio del buddhismo…
Tratto da: Shōbōgenzō, Eihei Dōgen (1200-1253), cap.12 Zazen-shin
Riuniti per lo zazen della sera
Riuniti per lo zazen della sera, vediamo venire iI mattino. È iI momento migliore e non si ha voglia di dormire. La voce della valle arriva alle mie orecchie, la luce della luna viene ai miei,occhi. Cosi, assorto nello zazen, non c’è nulla su cui portare la propria attenzione. Nulla. Dogen, in ,Il pensiero religioso di Taisen Deshimaru Roshi, Il … Continua a leggere