Le asana dello Yoga per la Meditazione – scheda tecnica n.7.1 volete praticare lo yoga e la meditazione ma avete problemi di schiena…Cosa fare?

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E’ possibile la preparazione del corpo, attraverso le âsana che possono avere dei risvolti benefici straordinari. Si tratta di un aspetto molto importante della pratica che  riequilibra le energie interne, centrandoci. Non bisogna mai però perdere di vista lo scopo dello yoga e della meditazione che, non sono terapie, ma hanno il fine ultimo di creare le condizioni per l’avvicinamento … Continua a leggere

Le asana dello Yoga per la Meditazione – scheda tecnica n. 6.1  Vajrasana: il percorso essenziale di equilibrio della colonna vertebrale

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  L’atteggiamento Conservate sempre lo spirito dell’ascolto in asana che significa attenzione alla porta che si apre sugli effetti. Praticate sempre con  l’attenzione sulla relazione tra respiro e movimento, cercando il momento in cui vanno insieme Entrate in asana con progressività. Soffermatevi quando l’immobilità diventa sospensione in asana.. assaporate il cambiamento dei rapporti con la gravità  Occorrente per poter praticare: trovate … Continua a leggere

L’universita monastica di Nālandā

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 la splendida storia e la terribile fine  di questo importantissimo centro buddhista…   Il centro monastico di Nālandā  a sud-est di Patna (Bihar). Fra il V e il XII secolo, Nalanda fu sede della più importante Università Buddhista dell’Asia. Vi soggiornò a lungo il pellegrino buddhista cinese Xuánzàng, che ne tratteggia l’atmosfera: […] i monaci, che raggiungono il numero di parecchie … Continua a leggere

Ravi Shankar… l’altra musica

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i raga della profonda musica classica indiana RaviShankar (1920-2012) Leggendario compositore e suonatore di sitar con le domande e la curiosita’ che lo contraddistinguono, ha spinto la sperimentazione oltre ogni limite musicale. Ravi Shankar ricevette la sua formazione musicale dal musicista indiano Ustad Allaudin Khan, la cui influenza emerge nello stile inventivo e negli inusuali ritmi asimmetrici di Shankar. …. Negli anni Sessanta diede … Continua a leggere

Kapalabhati: la pulizia delle vie respiratorie

 Kapalabhati: “Kapala” significa “teschio” , “Bhati” significa “splendere”, “pulito”. Si riferisce alle canalizzazioni dell’aria nella testa: le narici, i turbinati nasali e gli altri passaggi dell’aria. E’ tradotto anche come “teschio splendente”. E’ fa parte del sistema dei Shat Kriya (Le sei tecniche di pulizia) è sia un esercizio di respirazione (Prànâyâma) che una tecnica di purificazione (Kriya). Il Kapalabhati è praticato … Continua a leggere

Mario Rigoni Stern

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 […] un passo dietro l’altro, un passo dietro l’altro, un passo dietro l’altro, pareva di dover sprofondare con la faccia dentro la neve, e soffocare con lunghi coltelli piantati sotto le ascelle, ma quando finisce…quanta neve, quanto sonno, quanta sete…[…] da “il sergente nella neve”, Ed. Einaudi,  Mario Rigoni Stern  

Le asana dello Yoga per la Meditazione – scheda tecnica n.5  fusione movimento e respiro

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L’atteggiamento Conservate sempre lo spirito dell’ascolto in asana che significa attenzione alla porta che si apre sugli effetti. Praticate sempre con  l’attenzione sulla relazione tra respiro e movimento, cercando il momento in cui vanno insieme Entrate in asana con progressività. Soffermatevi quando l’immobilità diventa sospensione in asana.. assaporate il cambiamento dei rapporti con la gravità  Occorrente per poter praticare: trovate un … Continua a leggere

Il Buddhismo indiano…

Il buddismo indiano nel corso dei secoli si è diviso in tre grandi scuole: Hinayana, si tratta della Via monastica, persegue una morale rigorosa per aggiungere la “liberazione personale”; il Mahayana, che si rivolge sia a laici che a religiosi e che si basa sull’altruismo; e infine una parte del Mahayana, il Vajrayana (buddismo esoterico) in cui si ritrovano l’etica … Continua a leggere

Tiziano Terzani

Citazione

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[…] Andando in giro per il mondo a incontrare medici, maghi e maestri avevo certo capito che era inutile continuare a viaggiare, che la cura delle cure non esiste e che la sola cosa da fare è vivere più coscientemente, il più naturalmente possibile, vivere in maniera semplice, mangiando poco e pulito, respirando bene, riducendo i propri bisogni, limitando al massimo i consumi, controllando i propri desideri e allargando così i margini della propria libertà”[…]  “Alla fine tutto va messo alla prova: le idee, i propositi, quel che si crede di aver capito e i progressi che si pensa di aver fatto. E il banco di questa prova è uno solo: la propria vita. A che serve essere stati seduti sui talloni per ore a meditare se non si è con questo diventati migliori, un po’ più distaccati dalle cose del mondo, dai desideri dei sensi, dai bisogni del corpo? A che vale predicare la non violenza se si continua a profittare del violento sistema dell’economia di mercato? A che serve aver riflettuto sulla vita e sulla morte se poi, dinanzi a una situazione drammatica, non si fa quel che si è detto tante volte bisognerebbe fare e si finisce invece per ricadere nel vecchio, condizionato modo di reagire?”  […]

Tiziano Terzani (1938-2004) .

Le asana dello Yoga per la Meditazione – scheda tecnica n.4 movimento a onda della colonna al suolo

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L’atteggiamento Conservate sempre lo spirito dell’ascolto in asana che significa attenzione alla porta che si apre sugli effetti. Praticate sempre con  l’attenzione sulla relazione tra respiro e movimento, cercando il momento in cui vanno insieme Entrate in asana con progressività. Soffermatevi quando l’immobilità diventa sospensione in asana.. assaporate il cambiamento dei rapporti con la gravità Occorrente per poter praticare: trovate un … Continua a leggere