Il filo del sacro/della spiritualità…

giorno per giorno… Il testo della Bhagavad-Gîtâ incoraggia a vivere ogni momento della vita interamente, nella consapevolezza del sacro Discorso IX, La sapienza suprema e nascosta, sloka 26 “Io mi cibo di tutto ciò che mi viene offerto con devozione da chi ha la mente pura: un petalo, un fiore, un frutto, dell’acqua” e Discorso XII, Bhakti Yoga,  sloka 2:  “Coloro … Continua a leggere

Prasna Upanisad – Quarto quesito

[…] Poi s’avvicinò per interrogarlo Sauryayanin Gargya: “O venerando, che cos’è che dorme nell’uomo e che cosa sta sveglio? Qual è quella facoltà che vede i sogni? E chi gode la gioia [del sonno]? E su che cosa tutti sono fondati?”    […] continua leggere Upanisad, a cura di Carlo Della Casa, ed. Utet, 1983, pag.384-395 *** Articolo correlato:I limiti della conoscenza … Continua a leggere

Asmità: la creazione di un senso dell’io ristretto

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Abitudinariamente noi diciamo sono Francesca, Cristina, Maria ecc… in questo modo ci riduciamo a quella piccola cosa ristretta, che non fa altro che essere fortemente limitata, condizionata da tutto quello che gli è capitato, da tutto quello che gli è successo, dalla famiglia in cui si è cresciuti. Ma noi siamo veramente solo quell’io limitato? Man mano che facciamo esperienza … Continua a leggere

Avidya – la mancanza di consapevolezza di:  chi c’è dietro al mio nome?

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Avidya  è la prima causa della sofferenza è la radice dell’albero da sradicare- Mancanza di consapevolezza, ignoranza nel senso di assenza di quella conoscenza di ciò che sta a monte che sempre è affacciato sulle scene esterne del mondo e interiori e che semplicemente siamo noi stessi (Atman) e che è il riferimento dell’intera disciplina antica profonda – sapiente. Ignorando … Continua a leggere

Bhagavad-Gîtâ – il canto del Beato

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 ovvero: il compimento del dovere di ciascuno  La Bhagavad-Gîtâ è il poema sacro più popolare e amato tra gli induisti per i concetti etici e religiosi che espone con un’altissima intuizione lirica. (clicca  qui per continuare a leggere : (Bhagavad Gita.pdf )  Link: testo completo, Mahabharata: Immagine: Arte Dvaravati VIII°- IX° sec., Ruota della legge (dharmacakra) – Tailandia, origine esatta sconosciuta Indicazioni bibliografiche:  “Gandhi commenta … Continua a leggere

Il sistema filosofico Samkya: i tre guna

 le tre differenti vibrazioni della nostra natura:  TAMAS, RAJAS e SATTVA . . Nel sistema filosofico Samkhya per Guna si intendono i tre modi costituivi della Natura materiale    detta anche Creazione o Prakriti. Attraverso la teoria dei Tre Guna sono spiegati tutti gli aspetti della realtà psicologica, il ciclo delle nascite, delle morti e della trasmigrazione delle anime da un corpo ad … Continua a leggere

I Klesha nella teoria dello Yoga: le cause della sensazioni afflettive

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.Il complesso dei Klesha è introdotto da Patanjali negli Yoga Sutra, nel secondo libro il Sadhana Pada – La Via della strategia, dal sutra 2,3-9. E’ una sequenza molto importante dove sono indicate le cause della sofferenza. Patanjali ci dice che il motivo per cui noi soffriamo è dovuto a cinque cause: Avidya Mancanza Di Consapevolezza Asmità Il Senso Dell’io … Continua a leggere

Gli Yoga Sutra di Patañjali

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dal processo di rallentamento e riordino delle energie l’Hatha-Yoga…   allo Yoga della lucida introspezione: Raja-Yoga  Gli Yoga-Sutra, attribuiti a Patanjali, costituiscono il testo fondamentale dello yoga classico, il primo nel quale la disciplina viene presentata in modo sistematico e articolato. Dell’autore degli Yoga-Sutra si sa pochissimo. Non si sa di preciso chi fosse, né quando sia vissuto. La sua datazione … Continua a leggere

La Scienza Sacra: I Veda…

I Veda sono un insieme di testi d’estrema importanza presso    la religione induista, (l’Induismo è la più antica delle principali religioni del mondo) consistono essenzialmente in canti rituali e recitazioni, la cui costituzione è ripartita tra la metà del II° millennio e la metà del I° millennio a.C., si ritiene siano i testi più antichi pervenuti ai giorni nostri…prosegue nel … Continua a leggere

I limiti della conoscenza umana nelle Upanishad…

 i testi sacri dell’India Mistica… Lo scrittore delle Upanishad cerca di eliminare la divisione soggetto/oggetto per ricondurre tutto all’Unità. Si sforza di comunicare al lettore la sua intuizione: esiste un Tutto-Indiviso, un Tutto-Indivisibile, e che la prima e più importante divisione che sperimentiamo è proprio quella tra il soggetto (l’essere cosciente che conosce) e l’oggetto (ciò che è percepito). Cerca … Continua a leggere