Le asana dello Yoga per la Meditazione – scheda tecnica n.3 Adho Mukha Svanasana

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L’atteggiamento Conservate sempre lo spirito dell’ascolto in asana che significa attenzione alla porta che si apre sugli effetti. Praticate sempre con  l’attenzione sulla relazione tra respiro e movimento, cercando il momento in cui vanno insieme Entrate in asana con progressività. Soffermatevi quando l’immobilità diventa sospensione in asana.. assaporate il cambiamento dei rapporti con la gravità Occorrente per poter praticare: trovate un … Continua a leggere

Il sistema filosofico Samkya: i tre guna

 le tre differenti vibrazioni della nostra natura:  TAMAS, RAJAS e SATTVA . . Nel sistema filosofico Samkhya per Guna si intendono i tre modi costituivi della Natura materiale    detta anche Creazione o Prakriti. Attraverso la teoria dei Tre Guna sono spiegati tutti gli aspetti della realtà psicologica, il ciclo delle nascite, delle morti e della trasmigrazione delle anime da un corpo ad … Continua a leggere

…il senso di vuoto…

“Quando meditiamo sulla vacuità, non stiamo pensando:  “Oh, questa è la vacuità” e nemmeno: Oh, le cose non esistono in questo modo, ma possono esistere in modo diverso”.  Non deve esserci alcun tentativo di affermare qualcosa, ma un semplice posizionamento della mente sulla conclusione che le cose e i fatti mancano di una realtà intrinseca e indipendente… il che è diverso dal concentrare … Continua a leggere

Le asana dello Yoga per la Meditazione – Scheda Tecnica n.2 – Restare in un momento di ascolto e presenza

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 Ecco alcune posture facili da praticare a casa, per mobilizzare, distendere, ascoltare le voci del corpo attraverso momenti di ascolto e presenza. Interiorizzate lo spirito di asana, che in sanscrito significa postura stabile, confortevole, comoda. Praticate con delicatezza restando in ascolto delle voci del corpo. E’ meglio fare poco e regolarmente, che troppi esercizi ed in modo irregolare. Per la … Continua a leggere

…il respiro…

la risonanza profonda che anima lo Yogi… (cupola del diaframma) “Quando il soffio è agitato, lo spirito è agitato.  Quando il soffio è immobile, lo spirito è immobile, lo Yogin raggiunge la fissità.È per questo che si deve disciplinare nel respiro“ Hatha Yoga Pradipika – lezione 2 – verso 2 *** L’apparato respiratorio svolge un ruolo essenziale nella respirazione dell’organismo. … Continua a leggere

Jiddu Krishnamurti…

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Jiddu Krishnamurti (India 12/05/1895, California 18/02/1986) Fu un libero pensatore indiano, che non volle appartenere a nessuna organizzazione, nazionalità o religione. Nel 1909, ancora bambino, fu notato da C.W Leadbeater in India, sulla spiaggia privata della sede della Società Teosofica (un movimento religioso fondato nel 1875 dall’americano Henry Holcott e dall’occultista russa Helena Blavatsky).Fu considerato una sorta di messia ed adottato … Continua a leggere

…lo spirito di Asana…

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Tutti i fenomeni naturali seguono un andamento che ha un inizio, un crescendo, un culmine, un calare, uno spegnersi. Anche la sequenza proposta nella seduta di yoga ha dei cicli: microcicli, che si colgono in un respiro, in un piccolo movimento…. macrocicli che si possono cogliere in ogni singola asana e nella globalità della sequenza…. La coscienza nella pratica ci … Continua a leggere

Gli Yoga Sutra di Patañjali

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dal processo di rallentamento e riordino delle energie l’Hatha-Yoga…   allo Yoga della lucida introspezione: Raja-Yoga  Gli Yoga-Sutra, attribuiti a Patanjali, costituiscono il testo fondamentale dello yoga classico, il primo nel quale la disciplina viene presentata in modo sistematico e articolato. Dell’autore degli Yoga-Sutra si sa pochissimo. Non si sa di preciso chi fosse, né quando sia vissuto. La sua datazione … Continua a leggere

R.P. Kauschik…

Citazione

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Nacque in India nel 1926 è morto in Italia a Todi nel 1981. Laureatosi in medicina si dedico in seguito all’omeopatia. La ricerca sul significato della vita e della morte lo aveva appassionato fin dagli anni della sua adolescenza. Deciso a scoprire la verità e deluso dalle su e attività politiche intellettuali e sociali, abbandonò ogni altro impegno per dedicarsi completamente alla meditazione mettendo da parte ogni pratica precedentemente seguita.

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  … La nostra cultura, le nostre esperienze, le nostre ricerche hanno terribilmente limitato la nostra visione. Guardiamo con una tale superficialità! Ma potete lasciarvi alle spalle le vostre esperienze e mettere da parte il passato? Potete guardare la totalità della vita con una intensità, una passione che non siano semplicemente dirette dal vostro tornaconto o dalla vostra ricerca del piacere? Potete guardare quello che vista di fronte, di qualunque cosa si tratti, senza chiudere gli occhi se quello che vedete non vi piace? Se la psiche non verrà preparata in questo modo non sarete in grado di percepire qualcosa che oltrepassa la mente pensante. Non vedrete nulla che va oltre le costruzioni del piacere e del dolore e che è aldilà di quel vostro piccolo mondo che avete creato scegliendo solo quello che preferite.

Se guardate sul serio, allora guardate al di là delle vostre interpretazioni, aldilà delle vostre immagini, aldilà delle vostre esperienze. Allora, osservando qualsiasi cosa vi stia di fronte, vedreste non un vostra interpretazione ma la cosa in sé stessa, la cosa così com’è. E la cosa in se stessa è quella realtà assoluta che voi avete sempre cercato. Ora vi chiedo: potete portare questa verità nella vostra vita?…

tratto da: La lunga notte dell’anima,  pag. 12

R.P. Kauschik, Edizioni: Aequilibrium