Le asana dello Yoga per la Meditazione – scheda tecnica n.10  migliorare la statica – consigli

statica

L’atteggiamento Conservate sempre lo spirito dell’ascolto in asana che significa attenzione alla porta che si apre sugli effetti. Praticate sempre con  l’attenzione sulla relazione tra respiro e movimento, cercando il momento in cui vanno insieme Entrate in asana con progressività. Soffermatevi quando l’immobilità diventa sospensione in asana.. assaporate il cambiamento dei rapporti con la gravità  Occorrente per poter praticare: trovate un … Continua a leggere

Mantra…la parola limite di estrema potenza…

Mantra è un termine di estrema potenza. Si tratta di una pratica estremamente seria perché nasconde una potenza in sé. Ci sono tanti modi di praticare il mantra: pronuncia rapida di una quantità (es.: un milione) di ripetizioni di un certo mantra; metodo, non quantitativo, ma ripetitivo, in modo che diventi quasi il tuo stesso respiro; metodo contemplativo che  è … Continua a leggere

Le asana dello Yoga per la Meditazione – scheda tecnica n.9  Chakravakasana

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L’atteggiamento Conservate sempre lo spirito dell’ascolto in asana che significa attenzione alla porta che si apre sugli effetti. Praticate sempre con  l’attenzione sulla relazione tra respiro e movimento, cercando il momento in cui vanno insieme Entrate in asana con progressività. Soffermatevi quando l’immobilità diventa sospensione in asana.. assaporate il cambiamento dei rapporti con la gravità  Occorrente per poter praticare: trovate un … Continua a leggere

L’esperienza intensa del parto…

. . . . il luogo influenza lo stato d’animo… . . . . . . .  (foto tratta da : Per una nascita senza violenza, Frederick Leboyer) dove partorire? In casa? in una struttura? Cosa fare, cosa è meglio? Chi avere accanto? *** Corriere della Sera Bologna articolo del 17/09/08 di Marina Amaduzzi: Parto, ritorno all’antico… …L’ultima nata è Cecilia, … Continua a leggere

I mezzi idonei (Upaya)…

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 per sostenere lo sforzo del praticante: lo Zafu  Lo zafu è uno strumento di pratica a tutti gli effetti, è un “mezzo idoneo” messo a punto attraverso le molte ore di pratica di persone immerse nella ricerca…per aiutare altri praticanti… è qualcosa  a cui dare valore e avere rispetto…la sistemazione dello zafu e la ricerca interiore non sono due cose … Continua a leggere

Ravi Shankar… l’altra musica

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i raga della profonda musica classica indiana RaviShankar (1920-2012) Leggendario compositore e suonatore di sitar con le domande e la curiosita’ che lo contraddistinguono, ha spinto la sperimentazione oltre ogni limite musicale. Ravi Shankar ricevette la sua formazione musicale dal musicista indiano Ustad Allaudin Khan, la cui influenza emerge nello stile inventivo e negli inusuali ritmi asimmetrici di Shankar. …. Negli anni Sessanta diede … Continua a leggere

Kapalabhati: la pulizia delle vie respiratorie

 Kapalabhati: “Kapala” significa “teschio” , “Bhati” significa “splendere”, “pulito”. Si riferisce alle canalizzazioni dell’aria nella testa: le narici, i turbinati nasali e gli altri passaggi dell’aria. E’ tradotto anche come “teschio splendente”. E’ fa parte del sistema dei Shat Kriya (Le sei tecniche di pulizia) è sia un esercizio di respirazione (Prànâyâma) che una tecnica di purificazione (Kriya). Il Kapalabhati è praticato … Continua a leggere

Il Buddhismo indiano…

Il buddismo indiano nel corso dei secoli si è diviso in tre grandi scuole: Hinayana, si tratta della Via monastica, persegue una morale rigorosa per aggiungere la “liberazione personale”; il Mahayana, che si rivolge sia a laici che a religiosi e che si basa sull’altruismo; e infine una parte del Mahayana, il Vajrayana (buddismo esoterico) in cui si ritrovano l’etica … Continua a leggere

Tiziano Terzani

Citazione

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[…] Andando in giro per il mondo a incontrare medici, maghi e maestri avevo certo capito che era inutile continuare a viaggiare, che la cura delle cure non esiste e che la sola cosa da fare è vivere più coscientemente, il più naturalmente possibile, vivere in maniera semplice, mangiando poco e pulito, respirando bene, riducendo i propri bisogni, limitando al massimo i consumi, controllando i propri desideri e allargando così i margini della propria libertà”[…]  “Alla fine tutto va messo alla prova: le idee, i propositi, quel che si crede di aver capito e i progressi che si pensa di aver fatto. E il banco di questa prova è uno solo: la propria vita. A che serve essere stati seduti sui talloni per ore a meditare se non si è con questo diventati migliori, un po’ più distaccati dalle cose del mondo, dai desideri dei sensi, dai bisogni del corpo? A che vale predicare la non violenza se si continua a profittare del violento sistema dell’economia di mercato? A che serve aver riflettuto sulla vita e sulla morte se poi, dinanzi a una situazione drammatica, non si fa quel che si è detto tante volte bisognerebbe fare e si finisce invece per ricadere nel vecchio, condizionato modo di reagire?”  […]

Tiziano Terzani (1938-2004) .

Le asana dello Yoga per la Meditazione – scheda tecnica n.4 movimento a onda della colonna al suolo

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L’atteggiamento Conservate sempre lo spirito dell’ascolto in asana che significa attenzione alla porta che si apre sugli effetti. Praticate sempre con  l’attenzione sulla relazione tra respiro e movimento, cercando il momento in cui vanno insieme Entrate in asana con progressività. Soffermatevi quando l’immobilità diventa sospensione in asana.. assaporate il cambiamento dei rapporti con la gravità Occorrente per poter praticare: trovate un … Continua a leggere